Kharkiv sotto attacco, Kiev: bombe a grappolo su aree civili. «Vietate da convenzione di Oslo, è crimine di guerra»

Per la comunità internazionale questo è definito un «crimine di guerra».

Lunedì 28 Febbraio 2022 di Simone Pierini
Kharkiv, bombe a grappolo su aree civili: decine di morti. «Vietate dalla convezione di Oslo, è crimine di guerra»

Da una parte, a Gomel, le due delegazioni russe e ucraine hanno iniziato oggi i colloqui per una trattativa. Dall'altra ci sono le bombe. E secondo funzionari di Kiev non si tratta di bombardamenti comuni. Mosca avrebbe attaccato Kharkiv, seconda città più grande dell'Ucraina, utilizzando le "cluster bomb" contro aree civili, ovvero le bombe a grappolo severamente vietate dalla convenzione di Oslo.

Per la comunità internazionale questo è definito un «crimine di guerra». 

«Decine di civili sono stati uccisi e centinaia di altri feriti durante i pesanti bombardamenti russi della città di Kharkiv, nell'Ucraina orientale». Ha reso noto su Facebook Anton Herashchenko, consigliere del ministro degli Interni di Kiev. Le truppe di Mosca, aggiunge, hanno bombardato le aree residenziali con missili Grad. «Il mondo intero deve vedere questo orrore! Morte agli occupanti!», ha concluso.

Bombe a grappolo su Kharkiv

La Russia sembra quindi aver usato le bombe a grappolo indiscriminatamente su aree civili nell'est dell'Ucraina che fin qui avevano resistito all'invasione di Vladimir Putin. Kharkiv, che ha assistito ad alcuni dei combattimenti più pesanti della guerra fino ad ora, è stata colpita da razzi lanciati dalle postazioni russe. Su twitter sono numerosi i video che hanno testimoniato quanto avvenuto. Una fonte militare ha confermato a MailOnline che si trattava senza dubbio di cluster bomb. «Il BM-21 Grad è un sistema di razzi a lancio multiplo utilizzato per 'area denial', sganciando bombe a grappolo su un'area concentrata», ha affermato l'esperto. «Viene usato principalmente sulle truppe nemiche prima di un'offensiva. Usato contro i civili, non è solo un crimine di guerra, ma ha un solo scopo: diffondere terrore e allarme tra la popolazione civile».

 

Amnesty: bombe a grappolo contro un asilo

Amnesty International ha potuto confermare che «la mattina del 25 febbraio un razzo contenente bombe a grappolo ha colpito un asilo nella città di Okhtyrka, nell'Ucraina nordorientale, uccidendo tre persone, tra cui un bambino, e ferendo un altro bambino. La struttura era usata come rifugio per la popolazione civile. Questo attacco, lanciato dalle forze russe che operano nella regione di Sumy, può configurarsi come crimine di guerra». Lo sostiene, in una nota, Amnesty International. «Le bombe a grappolo - ricorda l'organizzazione - sono proibite dall'omonima convenzione delle Nazioni Unite del 2008, cui peraltro né la Russia né l'Ucraina hanno aderito». «Le immagini riprese da un drone - prosegue - mostrano i danni causati dalle bombe a grappolo: quattro hanno colpito il tetto dell'asilo e tre il terreno. Altre 65 fotografie e immagini filmate acquisite da Amnesty International forniscono ulteriori dettagli della scena, dei danni, delle vittime piene di sangue e dei loro familiari. Il razzo, il cui modello potrebbe essere il 9M27K o il 9M27K1, è utilizzato dai lanciarazzi Uracan 200 mm e contiene 30 bombe a grappolo 9N210 o 9N235. Come inizialmente riferito dall'organizzazione investigativa Bellingcat, resti di un razzo 9M27K sono stati trovati 200 metri a est dell'asilo. Al momento dell'attacco, le forze russe erano presenti a ovest di Okhtyrka. L'obiettivo dell'attacco potrebbe essere stato un deposito di logistica 300 metri a nord della scuola ma i razzi lanciati dagli Uracan 220 mm sono privi di guida e notoriamente imprecisi e per questo non dovrebbero mai essere usati nelle aree popolate. Quello del 25 febbraio è stato il quarto attacco contro strutture scolastiche ucraine documentato da Amnesty International nel corso dell'attuale conflitto». 

Ultimo aggiornamento: 1 Marzo, 06:48 © RIPRODUZIONE RISERVATA