Di Ivan Fedorov, sindaco di Melitopol - città dell'Ucraina sud-orientale nell'oblast' di Zaporižžja - non si ha alcuna notizia dopo il suo sequestro avvenuto ieri in un blitz di agenti di Mosca, che hanno portaton via il primo cittadino con un sacchetto sulla testa. Avvolta nel mistero è anche la sorte di Olga Gaisumova, nota attivista nella città sul mar d'Azov, scomparsa nel nulla durante una manifestazione che si è tenuta di fronte all'amministrazione regionale di Melitopol, quando questa mattina almeno duemila cittadini, alcuni avvolti nelle bandiere ucraine, hanno chiesto a gran voce la liberazione di Fedorov.
Mentre la manifestazione, che Olga stessa aveva organizzato, era ancora in corso, i russi hanno rapito anche lei.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha riferito di aver chiesto a Emmanuel Macron e Olaf Scholz di mediare con Vladimir Putin per la sua liberazione, ma allo stesso tempo ha avvisato che Fedorov potrebbe essere torturato dagli «occupanti» per spingerlo a registrare un video in loro sostegno, dopo che era stato sequestrato per non aver accettato di ammainare la bandiera. «Gli abitanti di Melitopol si sono riuniti per protestare contro il tentativo di mettere la città in ginocchio. Più di duemila persone sono scese in piazza per protestare contro l'occupazione. Ringrazio tutti i residenti di Melitopol per questa resistenza», ha detto Zelensky. «Gli invasori - ha avvertito - devono capire che non saranno mai accettati».
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