Altro che tetto al contante. Oltre un milione e mezzo di euro in piccoli tagli. Mazzette di venti e cinquanta euro, ma anche montagnette di cento e duecento. La foto della polizia giudiziaria di Bruxelles diffusa dai due media belgi Le Soir e Knack è già virale.
Circa 600mila euro sarebbero stati scoperti a casa dell’ex eurodeputato di Articolo Uno Pier Antonio Panzeri, fondatore della Ong “Fight Impunity” al centro di quello che ormai tutti, tra Bruxelles e Strasburgo, chiamano “Qatar-gate”.
La restante (e ingente) somma, invece sarebbe stato trovato nell’appartamento condiviso da Eva Kaili, l’europarlamentare greca che oggi è stata proclamata decaduta dalla carica di vicepresidente dell’Aula con un voto passato quasi all’unanimità, e dal suo compagno Francesco Giorgi, ex collaboratore parlamentare di Panzeri e oggi assistente di un eletto Pd non coinvolto nell’inchiesta, così come nella valigia con cui, secondo alcune ricostruzioni, il padre di Kaili stava tentando la fuga. Tanto Kaili e Giorgi quanto Panzeri sono agli arresti da venerdì e compariranno mercoledì 14 davanti al giudice.