Aerei, addio alla «modalità aereo»: si potranno fare telefonare e mandare messaggi, la svolta entro giugno 2023 grazie al 5G

Ma tra passeggeri e addetti ai lavori c'è già chi si lamenta: «Così il viaggio diventa una tortura»

Domenica 11 Dicembre 2022
Addio alla «modalità in aereo»: sui voli si potrà telefonare e mandare messaggi: la svolta entro giugno 2023

Dal 2023 potremo chiamare e messaggiare anche in aereo. Usando internet come se fossimo a terra. Lo ha stabilito la Commissione Europea che ha dato tempo fino a giugno ai Paesi membri per assegnare le frequenze 5G ai velivoli.

Addio quindi al lento e costosissimo Wi-Fi di bordo e addio anche all'iconica «modalità in aereo» che per tutti questi anni si è resa necessaria durante i viaggi. 

In aereo si potrà usare il 5G, aumentano le possibilità

«Il 5G consentirà servizi innovativi per le persone e opportunità di crescita per le imprese europee. Il cielo non è più il limite quando si tratta delle possibilità offerte dalla connettività ad alta velocità e ad alta capacità», aveva detto a fine novembre Thierry Breton, commissario europeo per il mercato interno. La notizia significherà un aumento esponenziale delle possibilità per i passeggeri, che fino ad ora hanno perso il collegamento con il resto del mondo al momento del decollo. Per le persone che hanno bisogno di essere costantemente connesse, si tratta di una notizia molto attesa.

Alcune compagnie aeree avevano già a disposizione alcune frequenze per consentire chiamate, servizi di messaggistica e dati internet su alcuni voli dal 2008, riservate in particolare a persone legate a enti governativi o ufficiali. Ora con questo aggiornamento si intende renderlo massiccio e, inoltre, «aprire la strada alla diffusione capillare dei servizi 5G», spiegano dalla Commissione.

Come sarà possibile: il "picocell"

Tecnicamente sarà possibile grazie al cosiddetto 'picocell', un servizio che mette a disposizione della cabina dell'aeromobile una propria rete che consentirà il collegamento attraverso una rete satellitare tra l'aeromobile stesso e una rete mobile terrestre.

 

Il precedente americano e le proteste

Nel 2013 ci fu un primo tentativo di permettere le chiamate in volo negli Stati Uniti: le compagnie aeree e l'ente federale per l'aviazione bocciarono l'idea, poi archiviata nel 2020. Tra gli addetti ai lavori e tra i passeggeri c'è già chi si lamenta: «Dover ascoltare una telefonata o sentire in continuazione la suoneria dei messaggi su WhatsApp sarebbe una tortura», si legge. I treni, dove però la possibilità di movimento è ben diversa, la soluzione è stata creata con le cabine "silenziose" nelle quali non è possibile parlare ad alta voce o fare telefonate. Sarà così anche sugli aerei? La strada è ancora decisamente lunga. 

Ultimo aggiornamento: 17:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA