Putin, aereo spia colpito dai droni esplosivi bielorussi. «Il Berev A-50 serviva a guidare i missili, ora è inutilizzabile»

L'azione di sabotaggio è stata rivendicata dai ribelli oppositori del regime di Lukashenko

Martedì 28 Febbraio 2023
Droni esplosivi bielorussi colpiscono un aereo militare russo: «Grave perdita per Putin»

Un aereo di sorveglianza militare russo è stato gravemente danneggiato nei pressi della base aerea di Machulishchy, in Bielorussia, a circa 20 chilometri dalla capitale Minsk lo scorso 26 febbraio.

Secondo un rapporto dell'intelligence britannica il velivolo è stato attaccato da alcuni aeromobili a pilotaggio remoto. 

Il giorno seguente, il 27 febbraio, l'attacco è stato rivendicato dal gruppo BYPOL, l'organizzazione bielorussa dei ribelli partigiani pro-Kiev, fondato da ex dipendenti delle forze dell'ordine locali durante le brutali repressioni delle proteste anti-regime nel 2020. Il gruppo annovera numerosi dissidenti del presidente della Bielorussia Aljaksandr Lukashenko, tra i principali alleati dell'omonimo russo Vladimir Putin. 

Secondo quanto rivelato alla stampa bielorussa dal leader dell'organizzazione ribelle, Aleksander Azarov, i partecipanti della missione "vittoria" hanno colpito il velivolo militare  russo con alcuni droni esplosivi, causando gravi danni ad alcune sezioni cardine dell’aereo - in particolare avionica e antenna radio - rendendolo inutilizzabile. 

Azarov ha affermato anche che i membri della missione hanno lasciato il Paese e che l'aereo colpito - un Berev A-50, noto in Occidente con il codice Nato "Mainstay" - era stato utilizzato dall'esercito russo in Ucraina, per guidare i missili su alcuni obiettivi sensibili. 

 

«Ci vogliono dai tre ai quattro mesi per preparare un'azione di questo tipo. Devi fare la ricognizione e trovare le indicazioni per avvicinarti. Avevamo molte opzioni. Se un'azione non funziona, ne intraprendiamo un'altra. Ed è così che i nostri guerriglieri hanno trovato un obiettivo così interessante. Certo, noi suggeriamo dei bersagli ai guerriglieri, ma anche loro ne segnalano, a seconda delle loro capacità. È un lavoro di squadra», ha aggiunto poi Azarov, descrivendo le fasi preparative dell'operazione di sabotaggio.

Nessun commento finora, in merito al sabotaggio dell'A-50, è arrivato da parte dei ministeri della Difesa di Russia e Bielorussia. 

Attacco dei ribelli: «Grave perdita per la Russia»

A fornire ulteriori dettagli sull'attacco al velivolo russo è stato il gruppo di monitoraggio bellico, "Belarusian Hajun Project", alleato del BYPOL. Su Telegram, il gruppo ha dichiarato che l'aereo militare colpito avrebbe un valore di circa 310 milioni di euro e le forze armate russe ne possiederebbero attualmente solo nove. 

«Questo aereo è atterrato in Bielorussia il 3 gennaio 2023 e attualmente qui è rimasto 54 giorni, effettuando 12 sortite. Prima di allora, l'ultima volta che l'aereo è volato in Bielorussia era stato il 24 febbraio 2022», si legge in un messaggio dell'Hajun nel canale del gruppo.

Un esperto militare ucraino, Oleksandr Kovalenko, ha riferito all'emittente radiofonica Euroradio che Mosca non avrebbe sufficienti risorse finanziarie a disposizione per sostituire il jet colpito a causa del peso delle sanzioni. 

«Ora avranno problemi a guidare i missili aviotrasportati e ad aggiustare le coordinate - ha riferito sempre l'esperto - in secondo luogo i russi avranno anche meno informazioni sul movimento delle truppe di Kiev e sulla presenza di altri aerei».

Ultimo aggiornamento: 2 Marzo, 11:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA