Salvo per miracolo grazie ad un cambio di volo che l' agenzia presso cui lavora aveva fatto qualche ora prima della partenza. Anzichè partire da Roma e fare scalo ad Addis Abeba per poi ripartire alla volta di Nairobi, all' improvviso la partenza è avvenuta da Francoforte in Germania. Aveva in tasca il biglietto aereo per salire sul volo di linea dell’Ethiopian Airlines per sulla tratta Addis Abeba – Nairobi che si è schiantato al suolo questa mattina sei minuti dopo il decollo per cause ancora da accertare. Con le 157 persone di nazionalità differenti, tra cui o italiani doveva esserci anche Arturo A. anch'egli impiegato presso l’agenzia delle Nazioni Unite “World Food Programme” di Nairobi. Il dipendente dell' Onu, un giovane trent'enne residente a Milano, conosceva le vittime che lavoravano con lui. ( nella foto in basso il biglietto di un passeggero che all’ultimo momento ha preso un altro volo mentre era già prenotato sul ET 302).
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L’incidente è avvenuto nei cieli di Bishoftu, nella zona della città di Debre Zeit, una cinquantina di chilometri a sud di Addis Abeba. Si indaga anche su un allarme sicurezza lanciato l’8 marzo dal consolato americano ad Addis Abeba, i cui si diceva che era altamente sconsigliato di arrivare o partire dall’aeroporto di Bole.
Tra le vittime della sciagura figura anche Sebastiano Tusa, archeologo e assessore ai beni culturali della “Regione Sicilia”. Tusa era diretto in Kenya, per un progetto dell'Unesco, dove era già stato a Natale insieme alla moglie Valeria Li Vigni direttrice del Museo d'Arte contemporanea di Palazzo Riso a Palermo.
Morti anche il presidente e due volontari della onlus con sede a Bergamo “Africa Tremila”, che si occupa di programmi umanitari, Carlo Spini con la moglie Gabriella Vigiani ed il tesoriere Matteo Ravasio stavano andando a Nairobi per lavoro.
Tra le vittime romane figurano Paolo Dieci, presidente del “Comitato internazionale per lo sviluppo dei popoli”, Maria Pilar Buzzetti , Virginia Chimenti, dirigente presso le “Nazioni Unite World Food Programme” e Rosemary Mumbi. Deceduta nella tragedia anche Joana Toule nata in Inghilterra, che venerdì scorso aveva festeggiato il suo compleanno a Roma, dove risiedeva dalla scorsa estate dopo quando era entrata alla Fao.
Il Boeing 737 con il numero di volo ET 302, era partito dall’aeroporto di Bole della capitale etiopica alle 8:48 e avrebbe dovuto raggiungere il Jomo Kenyatta due ore dopo.