Ethiopian airlines, tutti i sospetti sul 737 Max: sistema anti-stallo nel mirino

Lunedì 11 Marzo 2019 di Mauro Evangelisti
Ethiopian airlines, tutti i sospetti sul 737 Max: sistema anti-stallo nel mirino
Sei minuti dopo il decollo da Addis Abeba precipita il volo Et302 di Ethiopian Airlines diretto a Nairobi. È un Boeing 737 Max-8. Come quello di Lion Air caduto il 29 ottobre in Indonesia, anche in quel caso dopo il decollo. Boeing ha spiegato: «Il 737 Max-8 è sicuro come qualsiasi altro aereo». Ma la Faa (l'autorità americana dell'aviazione) il 7 novembre aveva diffuso una direttiva urgente sulle procedure da seguire quando scatta il sistema automatico anti-stallo. Lo ha fatto dieci giorni dopo la prima tragedia in Indonesia. Sono cento compagnie aeree di tutto il mondo che hanno ordinato oltre 4.500 esemplari di 737 Max, considerato all'avanguardia per efficienza e consumi. È presto per arrivare a conclusioni, ma due incidenti e un totale di 346 vittime in meno di cinque mesi per un tipo di aereo il cui primo volo è avvenuto nel 2016 e che vede 350 esemplari già operativi, non possono passare inosservati.

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PRECEDENTI
Dopo l'incidente in Indonesia la Faa (l'agenzia federale dell'aviazione degli Stati Uniti) ma anche la stessa Boeing diffusero dei documenti di avvertimento alle compagnie sul sistema anti stallo. L'equipaggio Lion Air, si disse, non era adeguatamente addestrato. Ma il caso di Ethiopian Airlines coinvolge una delle compagnie più stimate sul fronte della sicurezza (quanto meno negli ultimi anni), con piloti molto esperti. Il comandante del volo Et302 di certo conosceva il precedente di Lion Air, possibile che non abbia saputo interpretare correttamente un'anomalia del sistema? Per questo, prima di arrivare a conclusioni sarà necessario attendere l'analisi dei voice e data recorder (di fatto la scatola nera). Secondo un esperto di Airline ratings nel caso del volo precipitato in Indonesia c'erano state «forti oscillazioni della velocità» non riscontrabili nel decollo del volo Ethiopian. Per Mary Schiavo, analista di aviazione della Cnn, «ciò che è avvenuto è altamente sospetto, abbiamo un aereo nuovissimo precipitato due volte in pochi mesi, questo fa scattare un campanello d'allarme».

Però un punto fermo c'è: i documenti di Faa e Boeing, a novembre, ricordano che per evitare che l'aereo vada in stallo con un determinato angolo di attacco i sensori fanno scattare gli equilibratori, di fatto agiscono automaticamente abbassando il muso. Se però il sensore registra in realtà un dato sbagliato, ci sono delle procedure da seguire per mantenere l'assetto di volo giusto. Il Wall Street Journal, sempre a novembre, riportò le accuse di un sindacato di piloti secondo cui Boeing non ha comunicato con efficacia le nuove procedure da seguire.

RICOSTRUZIONE
Ma ciò che è successo all'aereo decollato alle 8.38 locali da Addis Abeba e scomparso dai radar alle 8.44 è sovrapponibile a quanto avvenuto in Indonesia al Lion Air? No, sarebbe scorretto arrivare a una conclusione così rapida. I dati a disposizione mostrano che l'Et302 in quattro minuti raggiunge l'altitudine massima, circa 8.000 piedi, poi si abbassa, dopo sei minuti risale a 9.000, infine perde ogni contatto con i controllori di volo. Gli esperti però fanno notare che comunque l'aeroporto Bole di Addis Abeba si trova a 7.000 piedi, dunque in realtà il Boeing 737 Max-8 non si era alzato di molto dopo il decollo. I radar hanno registrato una «velocità verticale instabile». Racconta il Ceo di Ethiopian Airlines, Tewolde Gebremariam, nel corso di una conferenza stampa: il comandante Yared Getachew, nato in Etiopia ma di cittadinanza keniota, «ha chiesto ai controlli di volo di potere tornare indietro perché aveva rilevato dei problemi, era stato autorizzato a farlo».
L'aereo, nuovissimo visto che era stato consegnato a Ethiopian il 15 novembre, era arrivato in mattinata dal Sud Africa e non erano state segnalate anomalie. A febbraio c'erano stati sul velivolo i controlli di routine e, anche in questo caso, non erano emersi problemi. Il comandante Getachew lavorava sui 737 da dodici anni e aveva alle spalle più di 8 mila ore di volo. Per comprendere se davvero vi sia un problema specifico per questo aereo bisognerà comunque attendere l'esito dell'inchiesta. In ballo ci sono investimenti corposi: il colosso Ryanair ne ha ordinati 135, la compagnia italiana AirItaly ne sta già utilizzando così come avviene normalmente in tutto il mondo.
 
Ultimo aggiornamento: 10:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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