Abramovich a Istanbul per l'accordo tra Russia e Ucraina sul grano: perché? L'ipotesi del mediatore ombra

A mesi dal presunto avvelenamento avvenuto ai suoi danni il nome dell'oligarca torna a comparire al tavolo delle trattative. E si riaccendono i dubbi sul suo vero ruolo

Venerdì 22 Luglio 2022
Abramovich, mediatore ombra tra Kiev e Mosca? Presente anche a Istambul per l'accordo sul grano

Roman Abramovich ha partecipato alla cerimonia di firma dell'accordo sul grano, siglato oggi nel Palazzo Dolmabahce a Istanbul alla presenza del segretario generale Onu Guterres, del presidente turco Erdogan. L'oligarca è stato infatti ripreso dai fotografi in prima fila nella sala allestita per la cerimonia, come mostrano le foto pubblicate dal The Guardian. 

L'accordo sul grano che "evita la fame globale"

Quello siglato a Istanbul è un accordo storico: non solo perché il primo vero accordo sui corridoi nel Mar Nero per l'esportazione di cereali dai porti dell' Ucraina ma anche perché è il primo accord tra Russia e Ucraina dall'inizio della guerra il 24 febbraio.

Per il segretario generale dell'Onu Guterres l'accordo ha consentito di evitare l'incubo della fame globale», in quanto riguarda anche i paesi dell'Asia e dell'Africa.   

 

Grano, Russia e Ucraina firmano l'accordo sul grano. Erdogan: «Evitato l'incubo della fame nel mondo»

Roman Abramovich mediatore ombra? 

Il nome del miliardario Abramovich, ex proprietario del Chelsea e cittadino israeliano (è di origine ebrea), torna dunque a comparire ai tavoli dei negoziati tra Russia e Ucraina, anche se l'oligarca non fa parte delle delegazioni ufficiali dei due paesi. A mesi dal presunto avvelenamento avvenuto ai suoi danni da parte degli agenti di Mosca (confermato dal suo entourage ma smentito da Kiev) il ruolo ricoperto da Abramovich nelle complesse trattative di pace tra Russia e Ucraina rimane ancora un mistero

Nei primi mesi della guerra gli analisti avevano osservato i suoi spostamenti a partire dai movimenti dei suoi Jet e Yacht privati registrando diversi movimenti tra Israele, Turchia, la Russia e l'Ucraina. Cosa ha fatto e chi ha incontrato però non è stato chiarito. Certo è che l'intervento di Zelensky, che ha chiesto direttamente a Joe Biden di non sanzionare l'oligarca, ha scoperto una carta. Ha mostrando che l'oligarca è sicuramente ben visto a Kiev e potrebbe essere considerato un uomo chiave nella trattativa con Putin. O almeno un interlocutore di un certo rilievo. 

D'altra parte il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov a marzo aveva spiegato che «Abramovich si è impegnato a garantire alcuni contatti tra la parte russa e quella ucraina. Non è un membro ufficiale della delegazione. Tuttavia, Abramovich è presente anche dalla nostra parte a Istanbul». 

Dopo le foto scattate oggi in Turchia insomma il giallo di Abamovich continua: è una spia di Mosca? Un mediatore? Per conto di chi sta agendo? Tra le tante ipotesi circolate, c'è anche quella che stia utilizzando la sua influenza solamente per proteggere i propri interessi e il suo enorme impero economico. Se è vero che le sanzioni in Europa lo hanno costretto a cedere il Chelsea, è anche vero che almeno negli Stati Uniti, per ora, è riuscito ad evitare le sanzioni proprio grazie al suo impegno per Kiev. Un "nice shot" in una partita che però sembra destinata ad andare per le lunghe. 

Ultimo aggiornamento: 23 Luglio, 16:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA