Il jogging aiuta le over 50 a contrastare l'osteoporosi. Ma bisogna proteggere schiena e articolazioni

In menopausa la corsa soft è un toccasana, migliora anche l'umore

Mercoledì 22 Marzo 2023 di Maria Serena Patriarca
Il jogging aiuta le over 50 a contrastare l'osteoporosi. Ma bisogna proteggere schiena e articolazioni

Correre dopo i 50 anni? Fa bene, ma con i dovuti accorgimenti: altrimenti può diventare un’attività controproducente per il benessere, specialmente per le articolazioni delle gambe e per la schiena.

Uno studio del National Institute on Aging, riportato dal Washington Post, ha evidenziato come il jogging possa rivelarsi un toccasana per le donne in menopausa poiché aiuta a contrastare l’osteoporosi, rigenerando la densità ossea, e a tenere stabile il tono dell’umore, arginando l’insonnia e attenuando le vampate di calore.

Ma attenzione: si tratta di un’attività che sollecita molto le articolazioni degli arti inferiori e la zona lombare, perciò occorre adottare particolari cautele per evitare infortuni a caviglie, ginocchia e spina dorsale. Ecco perché, seppure con l’obiettivo di liberarsi dallo stress, tonificare il fisico e smaltire i chili di troppo, non ci si deve mai improvvisare nel correre, e prima di cimentarsi nella corsa quotidiana o settimanale occorrerebbe conoscere semplici regole d’oro.

GRADUALITÀ

Come consiglio, se avete superato i “fifties” e non avete alle spalle una specifica preparazione atletica, è meglio che vi dedichiate al jogging, ovvero la corsa libera da confronti con cronometro e altri metodi di valutazione tecnica, praticata con gradualità al ritmo più adatto alla vostra età e corporatura.
Il running, inteso come sport, è indicato per le più giovani o per chi ha un fisico allenato con regolarità nel tempo, ed è finalizzato a performance costanti.
Il jogging, ovvero la corsa a passo lento e tranquillo, può essere un valido workout per tenersi in forma nella “silver age”, poiché è un’attività aerobica a basso impatto che sviluppa una buona base atletica di resistenza. Durante la menopausa la diminuzione degli estrogeni causa un indebolimento generale delle ossa: in questi casi una camminata dinamica o una sessione di corsa adeguata alla propria corporatura, età e preparazione sportiva diventa un booster per la produzione di calcio e il rafforzamento dell’apparato scheletrico. Come consiglia la personal trainer Laura Marcotulli, docente all’Università degli Studi di Roma Foro Italico: «Dai 50 anni in poi occorre fare estrema attenzione: se si vuole correre bisogna avvicinarsi a questo allenamento con le dovute cautele, senza improvvisarsi ed escludendo che vi siano patologie della schiena. Diventa fondamentale curare il potenziamento dell’addome con esercizi precisi, come gli addominali di sostegno del Pilates, più efficaci dei semplici addominali a scopo estetico, mirati a proteggere la colonna vertebrale, molto sollecitata durante la corsa, da possibili traumi». Rispetto all’impatto “sfidante” che possono avere i sintomi legati alla menopausa nella donna (irritabilità, sbalzi di umore, depressione), a livello psicoemotivo la corsa soft stimola l’autostima, migliora il senso di serenità interiore e contribuisce a liberare la mente da ansia e preoccupazioni. Senza dimenticare che correre potenzia le articolazioni e la funzionalità ossea e muscolare delle gambe, favorisce l’ossigenazione dei tessuti e il drenaggio dei liquidi, migliora l’efficienza cardiovascolare e respiratoria, incrementa il dispendio energetico con potenziale riduzione (o mantenimento) del peso corporeo ideale, a fronte di un generale rallentamento metabolico che si manifesta già dopo i 45 anni. Fate attenzione alle scarpe che indossate quando correte. Come spiega Marcotulli, «è fondamentale scegliere le giuste scarpe da running e imparare come appoggiare bene il piede: consiglio di acquistare le scarpe nei negozi dove potete provarle simulando la corsa su un tapis roulant».

I CONSIGLI

Con alcuni semplici accorgimenti il jogging dopo i 50 può diventare davvero un’attività salutare per corpo e mente. Come prima cosa sarebbe bene evitare di correre sull’asfalto: meglio i terreni morbidi, che ammortizzano l’impatto dei piedi e delle caviglie con il suolo, come le superfici erbose o i sentieri umidi di un parco. Se avete strade asfaltate da percorrere per arrivare al parco, prediligete la camminata a ritmo sostenuto piuttosto che la corsa. Fate attenzione anche a proteggere le articolazioni degli arti inferiori, il tratto lombare e, di conseguenza, il tratto cervicale. Per prevenire distorsioni a ginocchia e caviglie cominciate sempre la corsa con 5 minuti di stretching, per allungare e scaldare i muscoli. All’inizio fate 3 minuti di camminata alternati a 1 minuto di corsa, dopo passate a 10 minuti di camminata, inizialmente lenta poi più veloce, per arrivare gradatamente a 30 minuti di corsa, il tempo ideale per non sovraffaticare il fisico. A conclusione della corsa camminate almeno 5 minuti, per permettere al respiro di ritornare regolare e per far “raffreddare” ogni muscolo gradualmente.

Ultimo aggiornamento: 23 Marzo, 07:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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