Ah, le donne maltrattate: ora ci penso Io! Oh, che brutta Italia così poco femminista: la raddrizzo Io! Quote rosa? No, il Pink Power deve comandare lui (anzi lei) sempre e comunque, ovunque e dappertutto: e se gli altri se lo dimenticano, Io - anzi Ego - non lo dimentico affatto e mi batterò fino alla morte per il riequilibrio di genere, per la rivoluzione che anche nominalmente è femmina come diceva Frida Kahlo o forse non era lei, per la donna che è il futuro ma anche l’origine di tutto e comunque l’Italia è Mamma Italia. Che bello attardarsi a cena fino a tardi, quando si poteva ma almeno fino alle 22 si può ancora, con il tele-giornalista che inonda la tavolata, e anche le interviste dell’indomani sui giornali, di ottimi propositi (ora, appunto, ci pensa Ego!) e riempie la conversazione di Grandi Valori sulle Pari Opportunità (tutto in maiuscolo).
Vivere insieme anche per una notte la modernità di discorsi così profondi e lungimiranti - «Non è un Paese che mi rappresenta un Paese che trascura la parte più sensibile e più creativa di sé, ossia la Parte Femmina» - è un’occasione ghiotta da non sporcare, un salto nel futuro, un’esperienza inebriante e vuoi mettere quanto sono avanti questi telegiornalisti, uno su tutti, ma quale?, che hanno superato la logica della tivvù in bianco e nero in cui la donna era solo una valletta o una passante e considerano il talk show, che pure grammaticalmente è maschile, una ribalta per il protagonismo delle donne che hanno qualcosa da dire? Il telegiornalista femministizzato chiede consiglio agli amici e ai colleghi: «Chi invito in trasmissione? Quella o quella? Oppure hai altri nomi da darmi? Una che spacca, comunque. Una tosta. Non ne posso più di questi maschietti, veri o presunti, che fanno a gara a chi è più fico. Mi serve lo spessore di un ragionamento più articolato, che sappia toccare le corde della coscienza collettiva che solo le donne, con la loro umanità speciale, riescono a smuovere. E non lo dico solo per un fatto di share, è che la donna riempie anzitutto me stesso. Dà senso al mio essere e al mio lavoro. Se ha un significato la tivvù è perché la tivvù è donna e deve dare spazio alle donne». E quanto impegno a preparare la trasmissione. Quanta dedizione all’insegna di uno sforzo personale, collettivo, nazionale, europeo - ah, magari avere Ursula in questa puntata o almeno la Merkel o magari la Lagarde perché la Ue non più matrigna ma è mamma - per allestire un buon parterre di signore e di ragazze. Risultato? Tutti maschi.