Zimmermann apre a Roma, le due sorelle Nicky e Simone: «Gioia e colore, dall'Australia con ottimismo»

Venerdì 19 Novembre 2021 di Veronica Timperi
Zimmermann apre a Roma, le due sorelle Nicky e Simone: «Gioia e colore, dall'Australia con ottimismo»

«Se Sydney fosse una donna, sarebbe abbronzata, audace e indosserebbe un costume Zimmermann».

Sono le parole con cui il quotidiano australiano Sydney Morning Herald definiva, in tempi non sospetti, lo stile del brand creato dalle sorelle di Sydney Nicky e Simone, nel 1991, partendo dai bikini per poi arrivare a collezioni di abiti e accessori glam. Una storia di business familiare la loro, in cui Nicky è l'anima creativa amante del vintage e Simone quella operativa e pragmatica, e che, in poco tempo, è diventata un successo planetario, anche grazie a star del calibro di Katie Holmes e Kendall Jenner che si sono innamorate di uno stile fresco, positivo e femminile che evoca il sole e la leggerezza delle vacanze. Una moda che si sposa perfettamente con il bon vivre romano, tanto che la griffe ha aperto nella Capitale, in via Borgognona 32, lo scorso ottobre, la sua quarta boutique italiana.

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Come nasce il vostro rapporto con la moda?
Nicky: «Per noi è quasi un lessico familiare. Mi interesso alla moda da quando ho memoria: mia madre è stata la mia prima ispirazione, sempre vestita in modo impeccabile. Lei e mia zia confezionavano abiti in casa. Mamma era davvero precisa, mentre zia molto creativa: gettava la stoffa per terra e tagliava un capo direttamente dal rotolo».
Poi è arrivato il suo turno
N: «Da adolescente cucivo abiti nel garage dei miei genitori e li vendevo alle ragazze della mia strada. Questi ricordi mi fanno pensare che sono sempre stata destinata ad intraprendere questa strada».
Voi siete molto diverse, che stile preferite nella vita di tutti i giorni?
N: «Io mi vesto in modo assolutamente umorale. Oggi potrei indossare un bel vestito femminile in georgette per il lavoro, e il giorno dopo capi sartoriali eleganti. Tra i miei must ho un mix di camicie da abbinare al denim e una serie di vestiti della nostra collezione Swim che indosso a rotazione».
Simone: «Il mio stile è femminile e classico. Mi piace indossare il classico tailleur in lino con bluse in georgette di cotone e seta ed abbinarlo alle sneaker».
Avete un accessorio preferito?
N: «Adoro le scarpe. Oggi indosso sneaker in tela con le frange: sono fantastiche quando sei in movimento».
S: «Gli occhiali da sole. Non ne ho mai abbastanza».
Quanto ha dell'Australia lo stile del vostro brand?
N: «Crescere sulle spiagge di Sydney da sempre incide sul modo in cui mi vesto e penso al design. Dalle nostre parti tendiamo ad essere molto più rilassati nelle nostre scelte di stile rispetto ad altre parti del mondo. Andare dalla spiaggia al pranzo con un costume da bagno sotto un bel vestito è facile».
Com'è lavorare insieme?

S: «È divertente, ce ne sono capitate tante. Oggi sorrido quando ripenso ai consigli non richiesti di chi mi diceva Qualunque cosa tu faccia, non entrare nel business della moda e non lavorare mai con la tua famiglia. Per fortuna li abbiamo ignorati».
Com'è la donna che veste Zimmermann?
S: «Ottimista, spensierata, amante del colore e delle fantasie. Le piace divertirsi con la moda, ama i viaggi e gli imprevisti».
Come definite il vostro stile?
S: «Femminile, colorato, ottimista».
Il vostro brand è molto amato dalle celebrities. Ce n'è una in particolare che sognate di vestire?
N: «Direi di no. Ad essere sincera provo un brivido ogni volta che vedo qualcuno che indossa Zimmermann. Adoro ascoltare le storie di un amico o di un cliente che lega una sua occasione speciale al fatto che indossasse qualcosa di nostro».
La pandemia ha cambiato il vostro modo di fare moda?
N: «Ci ha dato la spinta per realizzare collezioni e capi che possano rendere felici le donne e offrire loro una piccola via di fuga».
Avete appena aperto una boutique a Roma. Cosa significa per voi essere nella Capitale?
N: «Amo le persone, il cibo, il modo di vivere, è davvero uno dei miei posti preferiti al mondo. Non siamo riuscite a lasciare l'Australia negli ultimi diciotto mesi, qui le frontiere hanno appena riaperto, io verrò a Roma alla fine del mese, e non vedo l'ora».
S: «Il nostro primo flagship store a Roma ha richiesto due anni di lavoro, quindi vederlo finalmente aperto è una sensazione meravigliosa».
 

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