Valentino, modello nudo con la borsa scatena l'odio sui social. Piccioli: «È la bellezza del nostro tempo»

Martedì 13 Aprile 2021
Valentino, uomo nudo con la borsa scatena l'odio sui social

La nuova campagna della linea Valentino dedicata a borse e accessori sonvolge nella sua avanguardia il mondo social. In particolare è un post delle scorse ore, l'autoscatto dell'artista Michael Bailey-Gates, in cui il modello è immortalato nudo con una borsa della Maison di alta moda in mano, a scatenare reazioni di odio e omofobia sulla pagina Instagram di Valentino.

Linee sinuose, capelli lunghi, viso dai lineamenti delicati e corpo villoso, sono gli elementi che accostati con grande naturalezza nello scatto, urlano a gran voce la fusione dei tratti steriotipati di genere in un unica immagine ricca di significato.

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Una rappresentazione gender fluid che ha scatenato espressioni di bigottismo e di odio tra gli utenti. «Questo scatto semplicemente non ha senso» si legge. «Valentino assumi un altro designer e cambia la tua strategia» scrive un altro utente, e ancora «Questo è troppo. Le borse sono per le donne o per chi? A chi è rivolta questa campagna? È disgustosa mi dispiace. Immagini come queste non dovrebbero mai essere mostrate ai bambini». Ma sono in molti, forse la maggior parte, quanti invece rispondono all'odio invitando alla riflessione. «Si vedono così tanti commenti disgustosi. Vergognatevi, questa è una pura espressione di individualità e inclusività. Aprite le vostre piccole menti» e ancora, scrivono altri «Bellissimo, la vera espressione del corpo umano».

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Ed è proprio questo il messaggio che la Maison Valentino ha voluto veicolare tramite lo scatto di Bailey-Gates. «Una libertà di espressione e un apprezzamento per l'inesauribilità dell'individualità contraddistinguono la nuova campagna #ValentinoCollezioneMilano, caratterizzata da un autoritratto del fotografo @michaelbaileygates con il Valentino Garavani #RomanStud» è la discalia del tanto discusso post. A difendere l'espressività della foto, scende presto in campo anche Pierpaolo Piccioli, unico direttore creativo della linea Valentino Garavani dal luglio 2016. Piccioli sceglie ancora una volta Instagram per difendere il proprio lavoro e schierarsi dalla parte del modello newyorkese attaccato. Il direttore creativo decide di rivolgersi in un post direttamente a lui. «Michael. Dopo aver pubblicato questa foto su Maison Valentino, molte persone hanno reagito con commenti odiosi e aggressivi. Il mio lavoro è fornire la mia visione della bellezza in base al tempo che stiamo vivendo e la bellezza e chi consideriamo bello, è un riflesso dei nostri valori. Stiamo assistendo a un grande, enorme cambiamento nel genere umano, i movimenti di autoconsapevolezza sono tutti guidati dalla stessa idea: l'evoluzione è possibile se l'uguaglianza è possibile, se è possibile inclusività, se i diritti umani sono difesi e la libertà di espressione è protetta e nutrito» scrive.

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«L'odio non è un'espressione, l'odio è una reazione alla paura e la paura può facilmente trasformarsi in violenza, che può essere un commento o un'aggressione a due ragazzi che si baciano in una metropolitana. Dobbiamo opporci e condannare ogni forma di violenza, odio, discriminazione e razzismo e sono orgoglioso di usare la mia voce e il mio lavoro per farlo, ora e per sempre. negli occhi di chi guarda, non nel suo corpo nudo. Il cambiamento è possibile, nessuno ha mai detto che sarebbe stato facile ma io sono pronto ad affrontare le difficoltà, in nome della libertà, dell'amore, della tolleranza e della crescita» conclude.

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