Kim Kardashian è stata probabilmente la prima influencer di livello mondiale e ha saputo sfruttare sempre al meglio la sua popolarità. Lo dimostra anche il grande fiuto per gli affari, da quando ha iniziato a produrre linee di abbigliamento, accessori e trucchi firmati da lei. Questa volta, però, una sua decisione ha scatenato qualche protesta sul web.
San Valentino, Kim Kardashian lancia una linea di rossetti "infuocati"
Kim Kardashian, pochi giorni fa, aveva infatti annunciato sui propri profili social il lancio di una linea di shapewear, l'intimo modellante. Si tratta di una collezione disponibile in nove colori diversi, a seconda delle tonalità della pelle, e per quasi tutte le taglie (dalla XXS alla 4X). «Questo è il mio contributo personale nell’area dei capi modellanti per le donne e si tratta di una soluzione che funziona veramente», aveva annunciato la Kardashian. Fin qui tutto bene, se non fosse che alla linea è stato dato il nome di Kimono.
Si tratta di un semplice gioco di parole tra il nome di battesimo della Kardashian e l'abito tradizionale giapponese. Il popolo del Sol Levante, però, è molto geloso delle proprie tradizioni e non ha gradito la scelta del nome, accusando Kim Kardashian di appropriazione culturale indebita, oltre che di una mancanza di rispetto per aver associato un indumento considerato quasi sacro ad una linea di intimo modellante.
Le critiche si sono moltiplicate sui social e, su Twitter, è stato addirittura lanciato un hashtag che sembra rendere pan per focaccia al gioco di parole scelto da Kim Kardashian: #KimOhNo.
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