Tutti pazzi per il jeans: il tessuto nato per i minatori ora veste le principesse (ed è il re delle passerelle)

Da tessuto povero, usato nell'800 dai minatori americani durante la corsa all'oro, a capo glamour, protagonista in passerella

Venerdì 20 Maggio 2022 di Veronica Timperi
Tutti pazzi per il jeans: il tessuto nato per i minatori ora veste le principesse (ed è il re delle passerelle)

Da tessuto povero, usato nell'800 dai minatori americani durante la corsa all'oro, a capo glamour, protagonista in passerella, amato addirittura dalle teste coronate di tutta Europa. La storia del jeans è quella di una Cenerentola della moda che, dopo più di 200 anni si ritrova regina indiscussa del mercato, sopravvivendo alle tendenze che cambiano, trasformandosi quando gli è stato imputato di essere esageratamente inquinante.
Tutto ha inizio nel 1800 in Francia, quando con la parola jeans si fa riferimento a un panno di twill di cotone creato nella città di Nîmes (da cui denim) con un sottile motivo a coste diagonali.

I primi pantaloni vengono prodotti a Genova e spediti in America dove con il sarto Jacob Davis e Levi's Strauss diventano iconici con rivetti e cuciture. Negli anni 30 Hollywood li rende glamour con Gary Cooper e John Wayne, tra il 1960 e il 1970 sono il simbolo della ribellione giovanile e dell'emancipazione delle donne. Il primo a portarli in passerella, nel 1976, è Calvin Klein, mentre gli anni Ottanta si caratterizzano per i lavaggi - a pietra (stone-washed), con acidi, con tinture di tutti i tipi e il decennio successivo vede l'avvento di strappi, brandelli e tagli a vivo.


LE PRINCIPESSE


Il resto è storia recente e vede il denim diventare sostenibile per avere meno impatto sull'ambiente. Non c'è marchio che non li includa nelle collezioni in versione green, con i modelli più disparati, addirittura osando con abiti e total look, e non c'è principessa che non ami indossarli. L'antesignana di questo legame è stata Lady Diana che portava i jeans con mocassini e camicia bianca. Tradizione britannica che ha messo d'accordo tutta la Royal Family: Kate Middleton li ha sfoggiati anche nella cartolina istituzionale di auguri natalizi postata sul profilo Instagram. Meghan Markle, prima di trasferirsi con il principe Harry negli States li ha indossati a Wimbledon ignorando il rigido dress code della manifestazione. Stregati dal fascino dei jeans anche i reali di Monaco. Charlotte all'ultima sfilata di Chanel si è mostrata in tutto il suo splendore in un total look denim. Ma soprattutto Charlene di Monaco è riapparsa in pubblico tutta di jeans vestita, decisamente chic con un abito firmato Akris, dopo lunghi mesi di malattia.


L'ARMA VINCENTE

La versatilità del jeans sia negli abiti, ma soprattutto nei pantaloni, è stata sin dal principio la sua arma vincente, che si palesa oggi ancor di più visto che per questa primavera-estate, dopo circa una decade di supremazia assoluta, salutiamo i jeans skinny, senza dubbio il modello meno inclusivo di tutti, in favore di quelli a vita bassa, con la gamba dritta, i mom jeans o leggermente scampanati, adatti un po' a tutte le corporature, un chiaro rimando alla moda degli anni 90. Secondo Business of Fashion i jeans straight (ovvero quelli a gamba dritta e normale) hanno rappresentato il 33% delle vendite di denim statunitensi per il mercato femminile, segnando la fine dei modelli slim. Merito, a quanto pare, anche della pandemia, che ha cambiato il nostro modo di vedere gli abiti in maniera più comoda e funzionale.


IL MOTIVO PAISLEY


Ecco quindi che in passerella è stato un trionfo di modelli ampi, fluidi, che morbidi si poggiano sui fianchi e terminano larghi. Missoni li propone a vita bassa in un lavaggio chiaro intramontabile, da abbinare con un crop top dal motivo a zig zag. Più romantica la versione di MSGM che declina il denim in un total look composto da pantaloni bassi e top con maniche a sbuffo nella stessa tonalità. Etro sceglie il modello a gamba larga e vi aggiunge intarsi di tessuto nel classico motivo paisley. Saint Laurent opta per lavaggi dark che donano un effetto rigido e contemporaneo al pantalone. Una jeans couture che ormai vede questo tessuto come un bene di lusso, da far durare nel tempo, anche per questioni ambientali. Un po' come i diamanti, quindi, anche il denim è per sempre. Secondo un sondaggio pubblicato dal The Sun on Sunday, se una storia d'amore dura mediamente due anni e nove mesi, il rapporto di una donna con i propri jeans supera almeno i tre anni.
 

Ultimo aggiornamento: 5 Giugno, 12:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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