Giorgio Armani cambia: nel pieno della crisi provocata dal coronavirus lo stilista italiano aveva già spiegato che era necessario ripensare il sistema moda, «rallentare e riallinearsi». Ora, i primi passi verso l'obiettivo: la maison ha annunciato che la collezione Armani Privé, posticipata a gennaio 2021, non sfilerà a Parigi ma a Milano, nella storica sede di Palazzo Orsini in via Borgonuovo. Un segnale importante e ben preciso, che rimette al centro l'Italia dopo le difficoltà attraversate durante la pandemia e si orienta verso una maggiore sostenibilità: si è tanto parlato ultimamente dei costi di trasferire addetti ai lavori e ospiti all'estero per ogni sfilata.
Giorgio Armani converte gli stabilimenti per il coronavirus: produrrà camici monouso
Coronavirus Armani, lettera agli operatori sanitari: «Da giovane volevo fare il medico, grazie per il vostro impegno»
«Non ha senso - aveva scritto Armani in una lettera aperta a WWD - che una mia giacca, un mio tailleur vivano in negozio per tre settimane, diventino immediatamente obsoleti, e vengano sostituiti da merce nuova, che non è poi troppo diversa da quella che l’ha preceduta. Io non lavoro così, trovo sia immorale farlo». E infatti, la collezione Privé non avrà stagionalità: ci saranno capi per l'inverno e più leggeri, per l'estate.
Mentre anche lo shopping attraversa una fase di cambiamento dovuta alle restrizioni del distanziamento sociale, Armani fa sapere che a partire da giugno 2020, i servizi della sartoria saranno a disposizione delle clienti con un ampio repertorio di modelli, attuali e delle precedenti collezioni.