Madame Dior ha deciso che sfoggerà nella prossima stagione invernale tutta la sua raffinata eleganza tra passeggiate in campagna a cavallo ed esclusivi party serali nei country club di cui fa parte. Nella nuova collezione, che sfila una serie di cappotti e mantelle di rara bellezza, portati con cappelli da cavallerizza coordinati, la materialità del tessuto diventa forma, così che il linguaggio sovversivo del ricamo si esprime attraverso un progetto che diventa abito.
Era tutto già scritto in quella tutina aderente che la fasciava nella prima
Un concetto che tradotto vuol dire anche reinterpretare il ricamo non come ornamento decorativo, ma come materia collegata ai sensi della vista e del tatto. Spunti dal libro Threads of Life (2019) di Clare Hunter, artista tessile e curatrice, e dall'opera Chambre de soie, realizzata dall'artista francese Eva Jospin, che si presta a involucro della sfilata. Le pareti sono adornate da ricami in scala 1 a 1 che alludono alla Sala dei ricami di Palazzo Colonna, decorata con tappezzerie all'indiana. Questa creazione rappresenta una scena, un prezioso sfondo per abiti magnificenti nel plissé, negli strascichi, nelle catene intrecciate a mano che disegnano motivi sul corpo, in colori cari a Monsieur Dior come l'azzurro polveroso o il nude. Oppure per un abito verde su cui affiora un ricamo inaspettato.