Armani: «Nessuno come me»
e siparietto con Lapo Elkann

Mercoledì 30 Settembre 2015
Giorgio Armani
Giorgio Armani non si nasconde dietro un dito: «Il mio ego mi fa dire che non ci sarà mai più nessuno come Armani». Lo stilista lo ha detto, scatenando l'applauso assordante degli ospiti, alla presentazione del libro che porta il suo nome, in uscita per Rizzoli. «All'orizzonte, che io sia informato - articola poi Armani - non ci sono talenti di questo tipo, ma c'è un movimento, una sorta di avanguardia di una moda più ricomposta».



Talento a parte, nota il designer che ha costruito un impero, «adesso non c'è stilista che possa farcela senza correre dietro a una realtà importante, con queste multinazionali che si improvvisano talent scout». Lui e quelli della sua generazione, forse, sono stati «gli ultimi a fare un certo tipo di lavoro, dal piccolo al grande, adesso è tutto improvviso, studiato a tavolino, tavolino che a volte - nota - è anche traballato».



Alla presentazione è andato anche in scena un siparietto con Lapo Elkann: Armani non si è reso conto che a chiedergli quale eredità pensa di lasciare all'Italia era Lapo Elkann: «Eredità in termini economici?», ha chiesto, prima di aggiungere scherzoso: «Ah, ma sei tu Lapo? Sembrava una domanda seria».
E poi ha aggiunto: «L'eredità è la convinzione che questo è un mestiere bellissimo e tu, che ci provi in continuazione me ne dai la conferma».
Ultimo aggiornamento: 15:57

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