L'emergenza Covid-19 e il conseguente lockdown hanno fatto riesplodere episodi di violenza sulle donne. Un vero boom di aggressioni a cui l'università Sapienza di Roma ha voluto rispondere con un corso di formazione che partirà a fine giugno, “Culture contro la violenza di genere: un approccio transdisciplinare”, mettendo insieme più Facoltà dell'ateneo.
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Il corso, a cui può partecipare chi è in possesso del diploma di scuola secondaria superiore o di altro titolo di studio conseguito all'estero riconosciuto equivalente, ha una durata di 3 mesi. «Docenti di scienze sociali, politiche, mediche, giuridiche, psicologiche e umanistiche, provenienti dell'accademia e della società civile, metteranno a disposizione degli allievi del corso approcci e competenze differenti utili all'acquisizione di una prospettiva critica sul fenomeno della violenza di genere, alla sua comprensione e al suo contrasto in qualsiasi forma e nelle sue varie fasi», spiegano i promotori. Il corso è nato a partire dall'iniziativa trainante della Facoltà di Medicina e Odontoiatria e della Facoltà di Scienze politiche, Sociologia e Comunicazione. Ma vede anche il coinvolgimento anche delle Facoltà di Giurisprudenza, Lettere e Filosofia, Medicina e Psicologia. Il percorso sarà articolato in 4 moduli didattici caratterizzati da un approccio trasndisciplinare: 1) La violenza di genere: coordinate di un fenomeno; 2) Le attività di sostegno a favore delle vittime di violenza; 3) I meccanismi di prevenzione; 4) Le azioni di contrasto. La domanda di ammissione al corso dovrà essere inviata all'indirizzo mail corsoformazionesapienza.ccvig uniroma1.it , entro e non oltre il 21 giugno alle 12.
All'università La Sapienza un corso di formazione sulla violenza contro le donne
Mercoledì 27 Maggio 2020Dai dati rilanciati da DiRe, l'associazione che riunisce 80 centri antiviolenza e le Case della donna di tutta Italia, tra il 2 marzo e il 3 maggio 5.939 donne, distribuite equamente fra i 2 mesi, hanno contattato le operatrici dei centri. Di queste, ben 1.815 (il 30% circa) erano contatti nuovi, ovvero donne che chiedevano aiuto ai centri per la prima volta. «La quarantena risulta aver aggravato decisamente, almeno nel nostro Paese, quella piaga universale che è la violenza di genere. E ci sarebbe da tenere conto del fatto che la violenza di genere include anche le forme di violenza contro uomini e donne omosessuali, e contro tutte le minoranze di identità e di orientamento sessuale, per le quali non disponiamo ad oggi in Italia di ricerche comparabili a quelle sulla violenza contro le donne», sottolineano Giovanna Gianturco e Gaia Peruzzi, del Dipartimento di Comunicazione e Ricerca sociale della Sapienza, sul magazine online “Sapienza Medica” della Facoltà di Medicina e Odontoiatria guidata da Antonella Polimeni.