«Il sesso senza consenso è stupro», la Campagna di Amnesty per cambiare la legge

Venerdì 24 Luglio 2020
«Il sesso senza consenso è stupro», la Campagna di Amnesty per cambiare la legge

#iolochiedo, ossia: quando non c'è il consenso il sesso è violenza.

Sembra scontato ma non lo è. Almeno non Italia. «Lei non ha detto no», oppure «Come era vestita?», girava di notte da sola e «se l'è cercata», e via di seguito, ancora schiavi della cultura del sospetto e di una legislazione che non tutela abbastanza le donne. Il nostro codice penale considera lo stupro un reato solamente nel caso in cui ci sia «violenza, minaccia, inganno o l'abuso di autorità». Ma non nel caso di un rapporto sessuale senza consenso. L'intenzione della donna non è presa in alcuna considerazione.  Amnesty International Italia lancia una campagna e si appella al Ministro della Giustizia affinché la legislazione italiana si adegui alle norme internazionali, stipulate con la convenzione di Istanbul del 2011. La richiesta è che venga modificato l'articolo 609-bis del codice penale per considerare reato qualsiasi atto sessuale senza consenso. «L'Italia ha sottoscritto la Convenzione di Istanbul nel settembre del 2012, il parlamento l'ha ratificata nel 2013 ma nonostante ciò la legislazione non è ancora stata modificata secondo le direttive del documento. A nostro avviso è importante completare questo passaggio perché il trattato di Istanbul rappresenta il primo strumento internazionale giuridicamente vincolante sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne», spiega  Tina Marinari, coordinatrice campagne di Amnesty International Italia.

La campagna di Amnesty

#iolochiedo, vuol dire condividere tutti i momenti del rapporto, assicurarsi che ci sia la voglia di stare insieme. Rimanere in silenzio o non dire di “no” non equivale a dare il proprio consenso. E il sì iniziale può diventare no. Se sei nel dubbio, chiedi. La Convenzione di Istanbul «sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e la violenza domestica», all’articolo 36 stabilisce: «Il consenso deve essere dato volontariamente, quale libera manifestazione della volontà della persona, e deve essere valutato tenendo conto della situazione e del contesto». Sono 9 i Paesi europei le cui legislazioni definiscono lo stupro come assenza di consenso: Regno Unito, Irlanda, Lussemburgo, Germania, Cipro, Belgio, Portogallo, Islanda, Svezia e Grecia. L’Italia finora non ha mai modificato la legislazione secondo le direttive del documento firmato.
 

I dati

La campagna di Amnesty punta anche a promuovere la cultura del consenso e del rispetto delle donne attraverso maggiore informazione e sensibilizzazione tra i giovani sul tema dello stupro  sugli stereotipi di genere. Secondo i dati dell'Istat nel Lazio negli ultimi 6 anni sono state 19.409 le chiamate al numero antiviolenza 1522. Nel mondo ogni giorno 137 donne sono vittime di femminicidio e il lockdown non ha fatto che aumentare gli episodi di violenza domestica. Quasi 7 milioni di donne italiane dai 16 ai 70 anni hanno subito almeno una volta nella vita una forma di violenza (20,2% violenza fisica, 21% violenza sessuale con casi nel 5,4% di violenze sessuali gravi, come stupro e tentato stupro). E secondo lo Unodc Global study on homicide 2018 delle Nazioni Unite, nel mondo si registrano ogni giorno 137 femminicidi, il 58% dei quali è stato commesso dal partner, da un ex partner o da un familiare. La campagna di Amnesty punta a «produrre un profondo cambiamento culturale, permettere di passare dalla subcultura dello stupro alla cultura del consenso.  Perchè nel nostro Paese sopravvive ancora il pregiudizio per cui in fondo la colpa della violenza è della donna, per il modo di vestire (23,9% degli intervistati) o se sotto effetto di alcool e droghe (15,1%), mentre il  39,3% ritiene inoltre che una donna sia perfettamente sempre in grado di sottrarsi ad un rapporto sessuale se davvero non lo desidera. Per supportare #iolochiedo Amnesty invita a destinare il 5x1000 nella dichiarazione dei redditi all'organizzazione per la tutela dei diritti umani. 



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