Jasmine Trinca nella giuria del concorso "16 days 16 films" contro la violenza sulle donne

Giovedì 19 Novembre 2020 di Valentina Venturi
Jasmine Trinca ©Giovanni Canitano

Torna il concorso di cortometraggi "16 days 16 films" dedicato alle cineaste e ai film che esplorano e informano sulle diverse forme di violenza contro le donne.

Ispirata alla campagna "16 giorni di attivismo contro la violenza di genere di "UN Women", l’iniziativa si svolge online dal 25 novembre al 10 dicembre. Date scelte non a caso: sono a cavallo tra la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne e la Giornata Internazionale dei diritti umani.

La giuria indipendente di quest’anno include membri di diversa formazione creativa e socio-politica: l’attrice italiana Jasmine Trinca (Fortunata); la produttrice Barbara Broccoli (James Bond); l’attrice e filantropa Ashley Judd, l’attivista sociale e psicoterapeuta Dr. Leyla Hussein; la produttrice e scrittrice Joy Gharoro-Akpojotor (Blue Story); l’attrice Stacy Martin (Nymphomaniac); l’attrice e produttrice Julie Gayet (Raw); l’attrice Anna Friel (Marcella); l’attrice e intimacy coordinator Teniece Divya Johnson (West Side Story); la regista Phyllida Lloyd (The Iron Lady); la giornalista e autrice Terri White; la regista Sarah Gavron (Rocks); la sceneggiatrice Abi Morgan (Suffragette); la regista e attrice Tamara Yazbek Bernal (After Lucia); la giornalista Chiara Tronville; il CEO di Promoundo Gary Barker; la direttrice esecutiva di Fondazione Kering Céline Bonnaire e la Responsabile Partnership di UK Says No More Sarah D’Angelis.

«Sono onorata - commenta la produttrice cinematografica Barbara Broccoli - di essere un membro della giuria per l'iniziativa "16 Days 16 Films" di quest'anno che utilizza i film per aumentare la consapevolezza sulla violenza di genere e per rafforzare la voce delle donne a livello internazionale». Modern Films e Fondazione Kering hanno annunciato i 16 film finalisti e tra i finalisti ci sono due le opere italiane in concorso: “Reshma” della regista romana Livia Alcalde, una produzione italo-americana ispirata alla storia vera della ragazza indiana Reshma Qureshi, sopravvissuta a un brutale attacco con l'acido e divenuta modella e attivista per i diritti umani e “Il tempo e i giorni” (Time & days) di Alessia Buiatti, che indaga il tema della violenza vista con gli occhi dei bambini con un corto ambientato a Lio Piccolo nella Laguna Veneta.

I sedici cortometraggi finalisti sono stati selezionati tra le 350 opere ricevute da Regno Unito e Irlanda, Francia, Italia e per la prima volta anche da Messico e Stati Uniti. Tutti i film in concorso sono diretti da cineaste che si identificano nel genere femminile, presentano una durata massima di 20 minuti e raccontano le molteplici forme di violenza che la differenza di genere, la diseguaglianza e la discriminazione possono assumere. 

Ogni giorno dal 25 novembre al 10 dicembre viene diffuso online uno dei cortometraggi finalisti sulle piattaforme di Modern Films e Kering Foundation; i film vengono condivisi anche da Chayn Italia in Italia, En avant toute(s) in Francia, Fondo Semillas in Messico, NNEDV negli Stati Uniti e UK Says No More nel Regno Unito. L’annuncio dei vincitori è in programma il 16 dicembre online, un evento organizzato in collaborazione con Girls on Film e moderato dalla giornalista e critica cinematografica inglese Anna Smith.

La giuria sceglie la regista vincitrice e le due finaliste, e ognuna delle tre riceverà un premio in denaro. La prima classificata ha inoltre l’opportunità di realizzare uno spot sociale per UK Says No More, una campagna di sensibilizzazione nazionale per generare consapevolezza e aiutare a prevenire gli abusi domestici e la violenza sessuale nel Regno Unito. L’evento di premiazione si conclude con l’annuncio del Premio del Pubblico "16 Days 16 Films". Si può votare tra il 10 e il 14 dicembre sul sito www.16days16films.com. 

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