La bassa autostima femminile? E' causata da capi incompetenti

Martedì 21 Maggio 2019 di Angela Padrone
La bassa autostima femminile? E' causata da capi incompetenti

Non c’è solo il problema dell’autostima, sull’erta china della carriera delle donne. Ma soprattutto la concorrenza di uomini, magari incompetenti, che le ostacolano. Questo in sostanza è quanto sostiene una ricerca dell’Harvard Business School Review ( https://hbr.org/2019/03/as-long-as-we-associate-leadership-with-masculinity-women-will-be-overlooked# ) secondo la quale, per avere più donne in posizione di leadership, non serve abbassare l’asticella per le donne, ma alzarla per tutti, anche per gli uomini.

L'autostima è la strategia del successo: solo il 17% delle donne in Italia è dirigente
 



Adesso lo sostiene anche un libro, scritto da Tomas Chamorro-Premuzic (Why do so many incompetent men become leaders? HBR). Il punto principale della ricerca è che nei posti di lavoro e nella società in generale si associa l’idea di leadership a delle caratteristiche maschili: la capacità di autopromuoversi, dare agli altri la colpa dei propri errori, prendersi il merito dei risultati dei propri collaboratori, e soprattutto essere concentrati sulla propria carriera, piuttosto che sul benessere della propria squadra e dell’organizzazione per cui lavorano. 

E’ chiaro che se si misurano le donne sui parametri degli uomini, si selezionano le donne sbagliate: le vincenti dovranno essere “più uomini” degli uomini (oltre che due volte più brave, come a volte si dice), anche nello stile di leadership. Cosa si ottiene così, secondo  Chamorro-Premuzic? Si ottengono capi che vengono considerati dai loro collaboratori “pazzi, insopportabili,  abusivi, tossici”, e anche peggio. 

Purtroppo, spiega ironicamente Tomas Chamorro, chi non è consapevole dei propri limiti ha più probabilità di diventare un capo, rispetto a chi è più dubbioso su se stesso. E questi capi spesso producono, a loro volta, bassa produttività sul lavoro e alti tassi di stress e burn-out tra i loro collaboratori. 

Il rimedio? Il primo è distinguere tra sicurezza e competenza. Le due cose spesso sono inversamente proporzionali. Il secondo è non enfatizzare troppo il cosiddetto carisma: «In realtà i migliori leader spesso sono un po’ noiosi» dice Chamorro. Un esempio? Pensate ad Angela Merkel, così efficiente e poco carismatica.  Il terzo motivo per cui spesso gli uomini incompetenti diventano leader, è che molti di noi non resistono al loro carattere narcisista e affascinante. “Love yourself”, ama te stesso, a quanto pare è proprio il consiglio sbagliato, perché amare troppo se stessi è esattamente quello che fanno  i leader più tossici per la loro organizzazione e i loro collaboratori. 

Competenza, umiltà e integrità, dovrebbero essere invece le caratteristiche di un vero leader, sottolinea Chamorro. Ognuno di noi dovrebbe cominciare a coltivare queste qualità in se stesso e smettere di farsi affascinare da personaggi egocentrici e narcisisti. 

Si può fare? Se pensiamo ai leader che spopolano alle urne, soprattutto in Italia, sembra difficile.
Ma se ci riuscissimo, ci disferemmo finalmente di tanti uomini inadatti e questo, automaticamente, dovrebbe far crescere la proporzione di donne-leader in tutte le organizzazioni.

Ultimo aggiornamento: 12:32 © RIPRODUZIONE RISERVATA