Coronavirus, “mascherina 19” la parola in codice per le vittime di violenza: così possono chiedere aiuto in farmacie

Sabato 21 Marzo 2020
Coronavirus, “mascherina 19” la parola in codice per le vittime di violenza: così possono chiedere aiuto in farmacie

La quarantena mette a rischio le vittime di violenza. L'allarme è stato lanciato in Italia e in tutti i paesi che hanno adottato restrizioni per evitare il contagio da coronavirus. Il caso della Cina inquieta: durante il blocco totale le violenze domestiche sono aumentate in modo preoccupante.

Come può chiedere aiuto una donna in pericolo, reclusa in casa? Una soluzione l'hanno escogitata alle isole Canarie e sta dilagando in tutta la Spagna, come racconta La Stampa.

Anche lì, l'unica ragione per cui si può uscire di casa è andare in farmacia o a fare la spesa. Così, le farmacie offrono il loro aiuto e diventato un presedio a cui potersi rivolgere per denunciare. Basterà dire: «Mascherina 19», in spagnolo “mascarilla 19”. Una richiesta normale di questi tempi che però è diventata una parole in codice: vuol dire, aiuto, sono vittima di violenza in casa. 

Coronavirus, Bonetti e Schiappa alla Ue: «Interventi per le donne vittime di violenza»

Coronavirus, Raggi: «Vicini alle donne a rischio in casa, attivo il numero anti-violenza»

La parola “Mascherina 19” farà scattare il protocollo: il farmacista avvisa la polizia eviene informata la speciale sezione “violenza di genere” delle procure. L'idea nata dalla collaborazione del governo delle isole Canarie con l’associazione delle farmacie, è arrivata anche nelle altre comunità autonome spagnole, da Madrid a Valencia. Un rimedio che potrebbe essere copiato anche in Italia.

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA