Scienziata cinese chiamata Bat-Woman: la chiave per svelare i misteri del laboratorio a Wuhan

Mercoledì 22 Aprile 2020 di Franca Giansoldati
Scienziata cinese chiamata Bat-Woman: la chiave per svelare i misteri del laboratorio a Wuhan

C'è una donna, una esperta scienziata cinese, che potrebbe fare chiarezza su quanto è realmente accaduto nel laboratorio di Wuhan. Si chiama Shi Zhengli e a lei si devono le maggiori ricerche sui virus portati dai pipistrelli. Forse la Signora dei Pipistrelli o Bat Woman, come viene chiamata, potrebbe sciogliere tanti dubbi (se solo potesse parlare liberamente). 

In questi giorni la domanda che sconvolge il mondo riguarda la possibilità che il Covid-19 sia stato creato in laboratorio e da lì si sia diffuso per sbaglio, accidentalmente, fuoriuscendo dal centro di ricerche di Whuan situato ad una ventina di chilometri dal famoso mercato di animali vivi e selvatici, acquistati dai cinesi perchè considerati delle prelibatezze gastronomiche.

Le autorità cinesi hanno parlato del Covid-19 per la prima volta il 7 gennaio scorso e al momento è stata annunciata persino una indagine da parte degli Stati Uniti per appurare le eventuali responsabilità cinesi. Tutto da verificare, naturalmente. Di fatto da un paio d'anni l'ambasciata americana a Pechino aveva messo in allerta Washington per le ricerche in corso sui virus di cui sono portatori i pipistrelli nel laboratorio ad altissima sicurezza inaugurato nel 2017 e costruito anche con l'aiuto della Francia, secondo quanto ha pubblicato Le Monde che oggi ha ricostruito la storia di questa struttura, parlando ovviamente anche di Shi Zhengli, la virologa che conduceva esperimenti sui pipistrelli e per questo soprannominata Bat-Woman per la capacità di identificare i virus, isolarli, studiarli. Il laboratorio è classificato con lo status di P4, il che significa che ha i livelli più alti di sicurezza e contiene la banca di virus più ampia di tutta l'Asia. Sembrerebbe difficilissimo che un virus possa essere uscito da lì, ma i dubbi serpeggiano. 

L'obiettivo delle ricerche della scienziata è di studiarne l'evoluzione della trasmissione da animale ad animale, e individuare le eventuali mutazioni potenziali che potrebbero essere nocive per l'uomo. Lei stessa partecipava a spedizioni per reperire pipistrelli in alcune caverne situate nel sud della Cina

Secondo Etienne Decroly, ricercatore in Francia al CNRS, l'ipotesi che il virus sia sfuggito accidentalmente non si può scartare a meno di avere accesso ai lavori del laboratorio, «altrimenti non si saprà niente. Penso invece che sia più probabile il passaggio all'uomo attraverso un altro animale, fino ad aver circolato lentamente poi poi avere guadagnato potenza e contagiosità per l'uomo» ha detto. Al momento, assicura Le Monde, non c'è nulla di concreto che possa affermare che ci sia un intervento umano dietro. 

Intanto il Daily Mail alcuni giorni fa ha riferito che la super scienziata Bat Woman, Shi Zhengli è stata intimata di non parlare. Che Yangyi Wang il direttore dell'istituto di Wuhan avrebbe mandato una mail a tutto lo staff dirigente ordinando di non diffondere informazioni sulle ricerche in corso. Un giornalista cinese Gao Yu, ha potuto parlare con Shi dopo il periodo di lockdown e ha detto di avere appreso da lei che l'istituto di ricerca aveva finito la sequenza genetica del virus con i relativi test il 2 gennaio scorso, ma poi tutto era stato mezzo a tacere. 

Nello stesso tempo il Guardian ha rivelato che due università cinesi (Fudan University e China University di Geoscience a Wuhan) hanno confermato che le ricerche sull'origine del coronavirus sarebbero state oggetto di controlli da parte del governo. Una cosa che non è piaciuta al direttore del China Institute di Londra, Steve Tsang che al Guardian ha spiegato: «se questi documenti sono autentici potrebbero suggerire che il governo sta davvero controllando la narrativa sulla origine del Covid-19». Insomma un giallo destinato a continuare e chissà mai se la verità verrà fuori.

A meno che Bat Woman non si decida a parlare. 







 

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