Da Tosca a Laura Boldrini, sui social la protesta delle mascherine: #datecivoce

Venerdì 1 Maggio 2020 di Maria Lombardi
Tosca, Laura Boldrini e Michela Marzano

Dalla cantante Tosca alla deputata Laura Boldrini, dalla scrittrice Michela Marzano ad Elisa Ercoli, presidente di Differenza donna. E ancora, la deputata Valeria Valente, la senatrice Valeria Fedeli, l'economista Azzurra Rinaldi. La protesta corre sulle mascherine: #datecivoce. Il flash-mob virtuale del movimento creato per chiedere che nelle task force della ricostruzione le donne siano rappresentate quanto gli uomini è in programma per domani. Dalle 11 alle 22 su facebook, twitter, instragram sarà una sfilata di mascherine con l'appello #datecivoce. Già in tante hanno scattato i selfie e li hanno pubblicati, e domani per aderire alla campagna basterà fare lo stesso: la foto con la mascherina e la scritta #datecivoce o con un cartello da postare con l'hashtag. Una protesta che dilaga sul web, hanno già aderito 107 associazioni e migliaia di cittadini.







Anche in tempi di isolamento e di paura, anche restando a casa è il momento - dicono le organizzatrici - di esserci e di farsi sentire. Altrimenti il mondo che verrà - dopo la pandemia - sarà quello di mezzo secolo fa, con le donne in casa a curare figli e gli uomini al lavoro. Non è un caso se il 4 maggio andrà proprio così, oltre il 72 per cento degli uomini a lavorare,  donne e giovani resteranno in quarantena prolungata. A scattare la foto dello squilibrio di genere nella ripartenza una ricerca pubblicata su  Lavoce.info. 

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La pandemia non ha fatto altro che mettere in evidenza come in Italia le donne, impegnate quanto e più degli uomini negli ospedali, in corsia e nei laboratori, sono rimaste fuori dai comitati dove sono state prese le decisioni.  Nessuna donna nel comitato tecnico scientifico del governo.

Come mai? ? Non ce ne sono nei ruoli rilevanti, è stata la risposta del capo della Protezione civile Angelo Borrelli. «Ecco, questo il motivo per cui, se andiamo avanti così, non avremo mai donne in posizioni che contano. Questa è quella che Emma Bonino ha definito la “old boys net”, che genera poi il famoso tetto di cristallo. A chi oppone il merito al genere va spiegato proprio questo: che sono gli uomini, molto spesso, a non essere lì per merito. Questo è il momento di cambiare le regole del gioco», sostiene Azzurra Rinaldi, economista e tra le prime firmatarie e promotrici.

«#DateciVoce chiede al Presidente del Consiglio, che si è definito “Avvocato del popolo”» spiegano dall’organizzazione, «il rispetto di quel diritto di rappresentanza che sta nella nostra Costituzione, nonché in diverse leggi, tra cui la Legge 120/11 detta Golfo-Mosca. La totale assenza di parole adeguate da parte del Presidente del Consiglio nell’ultima conferenza stampa sulla “fase 2” conferma questa tendenza: le conseguenze della chiusura delle scuole che impattano fortemente sull’organizzazione delle famiglie e delle donne, così come la mancanza di inclusione di giovani e bambini, sono state appena accennate in modo superficiale».


 


Tantissime le adesioni, da  Anna Maria Tarantola, ex presidente Rai, a Francesca Cavallo, scrittrice e imprenditrice. E poi: Piero Chiambretti, l'olimpionica Josefa Idem olimpionica, l'astrofisica Francesca Faedi, Tosca, Susanna Camusso e le parlamentari Laura Boldrini, Valeria Fedeli, Cristina Rossello, Daniela Sbrollini, Valeria Valente, Veronica Giannone, Rossella Muroni e Paolo Lattanzio.




 

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