Alika morto per «asfissia violenta e choc emorragico»: l'autopsia sul nigeriano ucciso a Civitanova

L'uomo è stato ucciso dall'operaio salernitano Filippo Ferlazzo, poi arrestato per omicidio

Mercoledì 3 Agosto 2022
Alika morto per «asfissia violenta e choc emorragico»: l'autopsia sul nigeriano ucciso a Civitanova

Alika morto, ecco la verità: è stato causato da una «asfissia violenta con concomitante choc emorragico interno» il decesso del nigeriano 39enne Alika Ogorchuckwu ucciso a Civitanova Marche a seguito di una violenza aggressione, dopo che aveva chiesto l'elemosina, dal 32enne operaio salernitano Filippo Ferlazzo poi arrestato per omicidio volontario aggravato da futili motivi e rapina.

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Lo fa sapere «in via preliminare» il procuratore di Macerata facente funzione Claudio Rastrelli «in attesa del deposito della consulenza tecnica autoptica, al fine di una corretta informazione, tenuto conto della particolare gravità e rilevanza del caso».

 

IL CORTEO - Un corteo, per il quale è prevista la partecipazione di oltre 500 persone di origine nigeriana, è in programma per sabato prossimo a Civitanova Marche. È stato organizzato dalla comunità nigeriana per condannare la morte del connazionale 39enne Alika.

Il corteo partirà alle ore 14 dallo stadio di Civitanova e si muoverà, a piedi, fino a piazza XX Settembre, sotto il Comune. «Stanno aderendo all'iniziativa i nigeriani di tutta Italia - spiega Nelson Ogbonna, referente della comunità nigeriana di San Severino Marche (Macerata), dove risiede la famiglia di Alika - saremo più di 500. Arriveranno connazionali da Roma, Torino, Pescara e altri. Ci organizzeremo indossando magliette con colori diversi. - riferisce Ogbonna - La famiglia di Alika indosserà magliette nere, i nostri leader bianche e tutti gli altri verde. Verde e bianco sono i colori della Nigeria. Il corteo sarà anche per chiedere giustizia per tutte le persone che muoiono senza motivo». Un'altra iniziativa di solidarietà si svolgerà stasera sempre a Civitanova Marche, alle 21, in piazza XX Settembre (davanti al Comune) con «appello a partecipare a istituzioni, comunità, mondo dell'associazionismo religioso e laico, sociale e culturale, partiti, movimenti e cittadini che credono nel valore della pace, della persona, della vita, della solidarietà e della democrazia». Aderiscono Refugees Welcome Macerata, Cgil, Cisl, Uil, Arci, Anpi, Libera, Amnesty International Marche, Rete studenti medi Marche, Gris Marche, Cnca Marche, Officina universitaria, Articoli 1, Macerata bene comune, Sinistra italiana, federazione provinciale Pd, Demos democrazia sociale, Pd circolo Macerata e Auser.

Ultimo aggiornamento: 24 Febbraio, 00:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA