Un lettore si chiede: ma perchè ancora tanti anziani in coda per vaccinarsi? Nei numeri c'è una risposta

Giovedì 8 Aprile 2021

Gentilissimo Direttore, mi sono vaccinato a Dolo, orario programmato, dopo regolare prenotazione tramite portale regionale. Sono entrato al palazzetto dello sport 15 minuti prima dell' orario programmato e ne sono uscito 45 minuti dopo. Una organizzazione perfetta, volontari cordiali all'entrata, una decina di postazioni mediche per consulto e altrettante per la iniezione. Un plauso a tutti naturalmente per professionalità e gentilezza. Nell'attesa però mi sono guardato attorno e ho notato tante persone più anziane di me e molti, putroppo , con difficoltà e disabilità. Mi è venuta spontanea una domanda , come è possibile che in tre mesi dall'inizio della vaccinazione ci siano ancora centinaia di persone anziane in coda per vaccinarsi?
Dino Lazzarotto
Mestre-Venezia


Caro lettore, la sua domanda e i suoi dubbi sono legittimi.

Provo a darle una risposta, facendo parlare i numeri. La campagna vaccinale prevedeva a livello nazionale che fossero vaccinati innanzitutto gli operatori sanitari, cioè i medici e il personale infermieristico, insieme agli addetti e agli ospiti delle case di riposo. In una seconda fase è stato anche deciso, sempre a livello governativo, di vaccinare in via prioritaria anche il personale della scuola. Solo in Veneto sommando queste tre categorie si arriva a circa 300mila persone. Poi ci sono gli ultra 80enni e i cosiddetti fragili, cioè le persone affette da patologie serie: altre 450mila persone circa. Quindi le persone tra i 70 e i 79 anni che in Veneto sono poco meno di 500mila. Il totale fa circa 1milione e 250mila persone. Per vaccinare tutte queste persone, poichè sono previste due dosi a testa, sarebbero stati necessari 2milioni e mezzi di sieri. Il Veneto, a tuttoggi, ne ha ricevuti assai meno della metà e di questi ne ha somministrati l'81,9%. Questo credo spieghi in larga misura perchè, come lei giustamente si chiede, a tre mesi dall'inizio della vaccinazione ci siano ancora centinaia di persone anziane in attesa di vaccinarsi. Peraltro consultando il sito del governo italiano, governo.it, che aggiorna settimanalmente la campagna vaccinale in tutta Italia, si scopre che, in base all'ultimo dato disponibile relativo alle ore 8 del 2 aprile, il Veneto è una delle non molte regioni italiane ad aver vaccinato con entrambe le dosi tutto il personale sanitario (esclusi ovviamente coloro che non si sono presentati) e, dopo la Basilicata e la provincia di Trento, è la regione con meno ultraottantenni ancora in attesa della prima dose di vaccino ( il 29% contro, per esempio, l'oltre 40% di Lazio e Campania). Per quanto riguarda gli ultrasettantenni invece in Veneto l'81,9% è ancora in attesa della prima somministrazione, contro una media nazionale dell'88%. Insomma: la strada è ancora lunga. Per tutti. 

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