Scienza e informazione: bisogna credere alle statistiche? Sì, sapendo che non svelano la realtà, ma aiutano a capirla

Giovedì 20 Aprile 2023

Gentile Direttore,
scrivo in merito alla risposta che lei ha dato l'altro ieri al lettore no-vax citando la ricerca condotta da un Professore di Bologna. Premesso che io mi sono sottoposto alla profilassi anti Covid solo per poter lavorare, tanto che ho sempre ritenuto questa pandemia una grande farsa (ricordo che anch'io contrassi il virus durante le prime ondate, guarendo tranquillamente). Stasera ho visto in televisione su "Fuori dal Coro" le testimonianze di tante morti e invalidità da vaccino riconosciute e certificate. Allora mi domando: chi ha ragione? Con tutto il rispetto per lo studio bolognese, ma con le statistiche si può anche ingannare (vedasi il volume "Mentire con le statistiche" di D. Huff).

Matteo Favaro
Scorzè (Ve)


Caro lettore,
spesso si usano le statistiche come gli ubriachi usano i lampioni: per appoggiarsi, non per illuminare.

I numeri non dicono sempre la verità, ma aiutano a capirla. Mi perdonerà dunque se alla sua domanda risponderò con un altro quesito e affidandomi anche a qualche dato statistico. Lei sa quante vittime, secondo i dati dell'Ema cioè l'Agenzia europea dei farmaci, ha causato a livello mondiale nel solo periodo aprile 2020-aprile 2021 il paracetamolo, cioè il più usato principio attivo presente in decine di farmaci come la Tachipirina o l'Efferalgan? I decessi accertati sono stati 275 e solo in Italia 4.454 le reazioni avverse in quei 12 mesi. Per l'acido acetilsalicilico, più noto come Aspirina, è andata anche peggio: 297 decessi e 91.447 reazioni avverse accertate in Europa. Se passiamo poi agli antibiotici i dati non sono da meno: per l'amoxillicina, principio attivo presente in tanti medicinali, solo in Italia sono state registrate in un anno 13.108 reazioni avverse e 101 morti. Mi fermo qui. E le chiedo: se in una trasmissione televisiva alcuni ospiti dessero conto delle malattie, anche molto gravi, da loro patite dopo aver usato per curarsi l'Aspirina, la Tachipirina o un antibiotico, lei a quali conclusioni arriverebbe? Che quei farmaci sono pericolosi e non vanno usati? Che chi prende l'Aspirina o la Tachipirina è vittima inconsapevole di una macchinazione mondiale? Che le malattie per le quali i medici consigliano l'uso di quei medicinali sono in realtà un'invenzione delle big pharma? O, come credo, lei prenderebbe atto che, purtroppo, tutti i medicinali (vaccini compresi) hanno reazioni avverse, ma consentono a milioni e milioni di esseri umani di guarire dalle malattie o di non contrarre patalogie gravi e anche mortali? Non la tedio con altri numeri o statistiche. Ma se avrà la pazienza di verificare potrà constatare che gli effetti collaterali, anche mortali, del vaccino anti Covid, non sono superiori a quelli provocati da molti farmaci di uso assai comune. E che, in ogni caso, il virus ha provocato moltissimi morti più di quanti ne abbia provocati il vaccino anti-virus che in compenso, secondo un dato recentissimo dell'Oms, avrebbe salvato la vita ad almeno un milione di persone. Quindi credo che la trasmissione che lei ha visto non abbia certamente riportato notizie o testimonianze false. Ma abbia raccontato solo una parte (minima) della realtà. Applicando una cinica regola della comunicazione: una morte è una tragedia, un milione di morti (o di sopravvissuti) sono un numero. O se preferisce un dato statistico.

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