Perchè il processo a Salvini sul caso Gregoretti rischia di essere un autogol per Pd e M5s

Venerdì 17 Gennaio 2020
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Caro Direttore
ma se i vertici del Partito Democratico e del Movimento 5 Stelle sono così sicuri della bontà della loro scelta di voler autorizzare il processo a Salvini per il caso Gregoretti, perché vogliono rinviare il voto al Senato a dopo le elezioni regionali in Emilia Romagna e Calabria? Se ritengono che la maggioranza degli italiani condivida la loro idea che si sia trattato di un sequestro di persona a danno di alcuni migranti, perché questi tentennamenti? Qualcuno dovrebbe ricordare a questi campioni del garantismo che gli avversari si battono con i voti, e non con i processi politici.

Ivana Gobbo
Abano Terme (Pd)


Cara lettrice, 
le incertezze della maggioranza di governo e la tentazione di far slittare l'autorizzazione a procedere per Salvini sul caso Gregoretti, hanno una evidente spiegazione: il voto a favore dell'incriminazione del leader leghista potrebbe rivelarsi un clamoroso autogol, facendo apparire, agli occhi di molti cittadini, l'ex ministro degli Interni come la vittima di un processo politico. Non bisogna infatti dimenticare che le accuse contro Salvini sono tutt'altro che inattaccabili. Basti ricordare il fatto che, secondo la Procura di Catania, l'indagine si sarebbe dovuta archiviare perché l'ipotesi di reato non esiste. E che, fin dal caso della nave Diciotti, la Procura, pur ravvisando gli estremi materiali del reato di sequestro di persona, chiese l'archiviazione del procedimento ritenendo che Salvini, in quanto ministro degli Interni, avesse agito nell'ambito dei propri poteri, e quindi nell'interesse del Paese. A queste valutazioni se ne deve aggiungere un'altra. Giuseppe Conte e Luigi Di Maio, premier e ministeri degli Esteri del governo in carica, sono fra i fautori del rinvio a giudizio di Salvini. Ma tanto Conte che Di Maio erano al vertice dell'esecutivo quando il leader leghista era ministro degli Interni. E' francamente un po' difficile sostenere e, soprattutto, convincere l'opinione pubblica che la vicenda Gregoretti sia stata gestita da Salvini a totale insaputa dell'allora capo del governo e del vice-premier nonchè capo dell'altro partito di maggioranza. Insomma è forte il rischio che tutta questa vicenda si trasformi in un boomerang per i partiti di governo. Che quindi prendono tempo. Fedeli al principio: domani è un altro giorno, si vedrà. 
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