In tv Lavrov ha pronunciato atroci falsità. Ha potuto farlo perchè siamo un paese libero. Al contrario della Russia

Mercoledì 4 Maggio 2022
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Caro Direttore,
ho ascoltato la dura critica del Presidente Draghi in merito all' intervista al Ministro degli Esteri della Federazione Russa Lavrov. Mi dispiace molto che una personalità con così grande esperienza di lavoro e di vita come il nostro Presidente del Consiglio, abbia dato non solo un parere negativo sull' intervista, ma vorrei dire anche dispregiativo per quello che è stato, si voglia o no, uno scoop di rete 4 e ha reso possibile a tutti sapere quale è il vero pensiero della seconda personalità della Federazione Russa.

Gino De Carli

Caro lettore,
sullo scoop di Rete 4 nulla da dire. Anzi mi pare che alcune critiche rivolte alla rete Mediaset siano più figlie dell'invidia che di altro. Quanto a ciò che Lavrov ha detto, non so valutare quanto il nostro premier sia stato dispregiativo nei confronti del ministro degli Esteri russo. Per quel poco che può valere, posso rivelarle la sensazione che hanno suscitato in me le parole di Lavrov. Spero che, al contrario di quanto lei afferma lei, ciò che abbiamo ascoltato non sia il vero pensiero del ministero degli esteri russo. Perchè se così fosse dovremmo essere ancora più preoccupati. Mi limito, per questioni di spazio, a considerare due delle molte stupefacenti affermazioni di Lavrov. La prima è riferita all'invasione dell'Ucraina. Secondo il ministro di Putin gli obiettivi delle forze armate russe sono solo le «infrastrutture militari». Già. E i palazzi sventrati nelle città ucraine, i corpi di civili straziati, le strade ridotte a discariche infernali? Cosa sono? Il risultato di un'infinita serie di errori strategico-militari da parte dei generali russi? O forse invenzioni della propaganda occidentale? L'altra affermazione è ancora più agghiacciante: Lavrov, per giustificare gli orrori di Putin, si è spinto ad affermare che «anche Hitler era ebreo». Un clamoroso falso storico, creato e diffuso da negazionisti e antisemiti per dimostrare che, ammesso ci sia mai stato l'Olocausto, a provocarlo è stato comunque un altro ebreo. Lavrov ha invece utilizzato questo obbrobrio storico per legittimare agli occhi del mondo quella che Putin spaccia per denazificazione dell'Ucraina. Secondo la propaganda russa infatti il governo di Kiev è guidato nazisti e antisemiti e il fatto che il presidente Zelensky sia ebreo non significa nulla. Anche Hitler, ci spiega Lavrov, era ebreo, eppure ha fondato il nazismo e massacrato altri ebrei. Atroce ma vero. C'è però una cosa che ci deve consolare. Lavrov in Italia può dire questo e altro. Può liberamente spacciare falsi clamorosi per verità assolute. Nel suo paese, al contrario, non solo non è permesso a nessun ministro o premier di un paese occidentale di parlare alla tv. Ma chi si permette di riportare opinioni diverse da quelle imposte dal Cremlino finisce in galera. Per qualcuno sarà una differenza di poco conto. Per molti altri speriamo di no.
 

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