Reddito di cittadinanza? Con i soldi pubblici meglio produrre servizi e ricchezza

Venerdì 21 Settembre 2018
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Caro Direttore,
non ricordo chi ha detto: non regalate loro il pesce, ma una canna da pesca e insegniamo loro a pescare. Mi sembrava un'apprezzabile considerazione, ma pare che di questi tempi non vada di moda. Sono contrario al reddito di cittadinanza, così come lo ero agli 80 euro e alle altre regalie di Renzi. Sono stati spesi e si spenderanno decine di miliardi di euro, con i quali si sarebbero potuti aprire migliaia di cantieri e occupare migliaia di persone disoccupate. Sappiamo tutti che una grande percentuale di edifici pubblici non sono a norma: che ogni volta che piove un po' più del solito succedono disastri e che la prevenzione costa meno che riparare i danni provocati dal maltempo. Invece di proibire anche ai Comuni virtuosi di manutenere i loro territori e sistemare scuole ed edifici pubblici, perché servivano i soldi per fare regalìe, bisognava invece incentivare piccole e grandi comunità a migliorare il loro territorio, rendendolo più sicuro ed accogliente, magari lavorando anche sulle enormi quantità di siti storici ed archeologici, ricordandoci che il turismo è una materia prima che non sappiamo sfruttare bene, ma tant'è: un terzo di italiani hanno scelto col voto il reddito di cittadinanza. Con tutto il rispetto per l'esito elettorale, ricordo che tra Gesù e Barabba, il popolo scelse Barabba e mio padre ogni tanto ricordava che a Belluno, il Duce ad un certo punto chiese alla folla che lo ascoltava: volete burro o cannoni? E quasi tutti risposero: cannoni e anche quella non fu una scelta molto appropriata.


Gino De Carli

Caro lettore,
aspettiamo di vedere come sarà formulato e se davvero ci sarà il cosiddetto reddito di cittadinanza nella manovra finanziaria. Ma se i programmi elettorali verranno rispettati, sono d'accordo con lei. E non mi rassegno all'idea di vivere in un Paese in cui la maggioranza dei cittadini continua a non capire che i soldi pubblici devono innanzitutto essere utilizzati per produrre servizi e ricchezza, non per sovvenzionare chi la ricchezza, poca o tanta che sia, la consuma e basta. Combattere la povertà e soddisfare i bisogni primari di chi non è in grado di farlo è una priorità di ogni governo e se il reddito di cittadinanza va in questa direzione è condivisibile. Ma distribuire denaro a pioggia, come è accaduto con gli 80 euro e come potrebbe anche ora, è uno spreco insensato. Che risponde innanzitutto a interessi elettorali. Non agli interessi del Paese.
Ultimo aggiornamento: 15:02 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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