Dietro le tangenti di Bruxelles non ci sono solo responsabilità individuali, ma anche politiche

Mercoledì 21 Dicembre 2022
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Caro Direttore,
nel biennio 1988/90 ho frequentato, come amministratore comunale, la scuola socio politica della Diocesi di Padova, alla quale sono molto grato per avermi aperto la mente e il cuore alla Politica con la P maiuscola. Fra gli eccellenti relatori, un giorno si presentò per tenere una lezione il Professor Armando Gennaro sulla sua esperienza di Sindaco del Comune di Abano Terme. Ciò che mi rimase particolarmente impresso e che ricordo ancora oggi con particolare commozione e stima, fu il suo comportamento all'indomani della nomina a Sindaco di quella città. Ci raccontò che, nelle settimane successive, la sua casa venne sommersa da regali e doni, che lo lasciarono sconcertato. In accordo con la sua famiglia fu presa una decisione, quella di restituire tutto. Allora con la sua 500 raccolse tutti i regali ricevuti e li portò personalmente ai singoli mittenti, ringraziando del pensiero ma sottolineando altresì che non era il caso. Per concludere, mi limito ad un commento su quanto accade oggi al Parlamento Europeo e sul gesto del caro amico Armando: Che differenza abissale!

Gottardo Todaro
Arquà Petrarca (Padova)


Caro lettore,
credo siano numerosi gli amministratori che hanno interpretato il loro ruolo di sindaci, assessori, presidenti o consiglieri con il senso etico e di servizio che ha contraddistinto Armando Gennaro. È evidente il contrasto stridente e avvilente tra questa cultura della cosa pubblica e gli episodi di corruzione all'Europarlamento che la cronaca giudiziaria ci consegna in questi giorni. Ma gli esempi e le esperienze dei singoli, per quanto importanti, rischiano di farci perdere di vista il vero cuore del problema. Perchè per la sua vastità, la sua pervasività e per il peso dei personaggi coinvolti, lo scandalo emerso a Bruxelles, non è liquidabile semplicemente come una vicenda di comportamenti individuali sbagliati e malavitosi, antiteteci ad altri virtuosi ed esemplari. Qui emerge una questione più complessa che chiama in causa le classi dirigenti della politica, la loro capacità di trasferire, non solo di applicare, un'idea di etica pubblica; il loro dovere di vigilare sui comportamenti e di fare in modo che le istituzioni non vengano piegate agli affari. Derubricare queste tangenti e tutto ciò che sta emergendo intorno ad esse, come debolezze o errori personali, significa non volere davvero fare i conti con ciò che sta accadendo, con le sue cause e con le responsabilità politiche prima che penali.
 

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