Putin pacifista e costretto alla guerra? Un'immagine che contrasta con la verità e la storia

Venerdì 3 Febbraio 2023

Gentile Direttore,
conosco pochissimo della questione russo-ucraina e ho cari amici sia tra i russi che tra gli ucraini. Certamente se fossi un governante, preferirei cedere metà del mio paese pur di evitare una guerra. Premesso questo, mi sembra che nel 2014 il governo ucraino di allora avesse vietato ai russi del Donbass perfino di usare la propria lingua madre, il russo: ne nacque una guerra russo-ucraina tra separatisti russi ed esercito ucraino. Mi hanno raccontato poi che Putin, per i 7 anni successivi, ha cercato vie diplomatiche per far tacere le armi, ma qualcuno ha voluto che i suoi tentativi fallissero. E così, falliti tutti i tentativi pacifici, per difendere i propri concittadini del Donbass dalle armi ucraine (forse già oliate dagli americani), un Putin stancoe invecchiato ha concepito il maldestro (e in ogni caso ingiustificabile) blitz che ben conosciamo, poi degenerato in guerra per l'intervento degli Usa e della Ue.

Angelo Mercuri
Venezia


Caro lettore,
d'accordo che lei ammette di sapere pochissimo della questione russo-ucraina.

Ma davvero riesce a credere che dopo il 2014 Putin abbia cercato per anni di far cessare il fuoco delle armi e poi, stanco e sfiduciato, sia stato costretto, suo malgrado, a invadere l'Ucraina? E che in fondo è colpa degli Usa e dell'Europa se quello che lui aveva concepito come un semplice blitz (bastava che gli ucraini si arrendessero e tutto finiva lì) si è poi trasformato in una guerra? Non vorrei deluderla: ma l'immagine di un Putin pacifista è smentita dalla storia, non dalle opinioni o dalle simpatie. La politica di potenza del presidente russo ha sempre avuto nello strumento bellico, dalla Cecenia alla Siria, uno dei suoi capisaldi. L'invasione dell'Ucraina è del tutto coerente con la strategia imperialista perseguita negli anni dal Cremlino. Detto ciò, mi permetta di soffermarmi su un'altra sua affermazione. Lei sostiene che ai cittadini russofoni del Donbass il governo ucraino vietò di parlare la lingua madre. Anche in questo caso conviene forse fare qualche ripasso di storia. E ricordare che durante il regime sovietico fu l'ucraino ad essere di fatto soppresso dai russi che imposero, con un'azione sistematica e autoritaria, la loro lingua al popolo ucraino. Ritornata uno stato autonomo, l'Ucraina ha cercato di riappropriarsi del proprio idioma, indicando l'ucraino come lingua di Stato. Ma senza vietare il russo. L'articolo 10 della Costituzione ucraina del 1996 recita: «La lingua di Stato è l'ucraino» ma subito dopo aggiunge: «In Ucraina sono garantiti il libero sviluppo, l'uso e la protezione del russo e delle altre lingue di minoranze nazionali».

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