Cinque mesi di pensione in meno costeranno ai nostri figli 141 miliardi

Domenica 29 Ottobre 2017
36
Gentile Direttore,
il mondo politico ed i sindacati sono mobilitati, probabilmente per motivi elettorali di breve periodo, a rimandare l'adeguamento a 67 anni della pensione che il bravo Tito Boeri ammonisce di non bypassare pena altissimi costi sociali, presenti e futuri. Contro i miei interessi e da cittadino consapevole arrivo a chiedere di ascoltare Boeri per non ripetere gli errori del passato, nel nome della responsabilità del buon padre di famiglia come indicata dal nostro codice civile. Qualcuno, infatti, anni fa sempre per motivi elettorali ha agito con scarsa responsabilità, inventando le baby pensioni di 15 anni, 6 mesi e 1 giorno oppure mandando le famose 2 bidelle in pensione a 33 anni ecc... Questo atteggiamento che non pensava al futuro ha messo ora in difficoltà noi baby boomers quando andremo in pensione, ma ancor più i giovani, i nostri figli che se va bene ci andranno a ben oltre 70 anni. Quindi un appello a chi guida il Paese: agite con lungimiranza e responsabilità soprattutto per le prossime generazioni.


Francesco Cera
Padova


Caro lettore,
l'innalzamento della pensione a 67 anni non è l'invenzione di qualche sconsiderato, ma è previsto dalla legge Fornero votata dal Parlamento italiano. Ed è una conseguenza dell'innalzamento delle aspettative di vita. Aver spostato in avanti le lancette del nostro orologio biologico è una grande conquista ma ha anche alcuni non trascurabili effetti di tipo economico. Per evitare che il sistema previdenziale vada a gambe all'aria si è quindi deciso che quanto più a lungo si vive, tanto più tardi scatti l'età della pensione. Naturalmente è comprensibile che a qualcuno non faccia salti di gioia alla prospettiva di concludere la propria esperienza lavorativa 5 mesi più tardi del previsto.

E infatti c'è chi propone di bloccare l'automatismo che eleva a 67 l'età pensionabile. Le norme come noto si possono sempre cambiare, ma bisogna anche essere consapevoli delle conseguenze che ciò comporta. In questo caso non far scattare l'aumento della pensione a 67 anni (oggi è a 66 e 7 mesi), secondo i calcoli dell'Inps, costerebbe dal 2019 al 2035 qualcosa come 141 miliardi di euro. Che andrebbero a gravare sul nostro già disastrato debito pubblico. Inoltre bisogna tener conto di un altro aspetto. Nella realtà delle cose, in virtù delle numerose variabili e fattispecie previste dalle leggi, l'eta effettiva in cui le persone vanno in pensione in Italia è ben più bassa e si colloca, mediamente, poco sopra i 62 anni. Tanto per fare un confronto, in Germania è a 65 anni.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci