Omicidi, il dovere di non farci
travolgere dall'indifferenza

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Caro direttore,
Oggi non volevo credere alla notizia dell'ennesimo omicidio familiare ad opera di un ragazzo ventenne nei confronti della madre e della sorellina nel Veronese, a poca distanza dall'altro dramma di Noventa Padovana. Da ormai troppi giorni stiamo assistendo ad un crescendo di donne uccise per mano di uomini che mi risulta difficile chiamarli tali. Ben vengano le fiaccolate contro la violenza sulle donne, ma personalmente vorrei che si investisse di più sulla famiglia, sui valori umani, sui rapporti di collaborazione e perchè no, anche sulla fede.
Spesso le persone violente hanno alle spalle matrimoni falliti, battaglie per la custodia dei figli, gelosie per l'ex compagna, ecc. Non da ultimo un accanimento dei media verso le vicende morbose che, forse, potrebbero portare a spiriti di emulazione perchè a forza di sentirli ripetere, nelle menti deboli o malate può succedere di tutto.
E questo può indurci ad una assuefazione del "tanto è così". Secondo la mia modesta opinione, la famiglia unita è ancora l'asse portante della società.

Annamaria De Grandis

Castelminio di Resana (Tv)

Cara lettrice,
credo che il suo sgomento e la sua incredulità siano stati d'animo condivisi da molte persone. La sequenza di episodi di violenza, cieca e folle, che vede spesso come vittima finale le donne, è agghiacciante. Ma la risposta peggiore che si può dare di fronte a questa angosciante catena di morte, è proprio quella di lasciarsi vincere dall'assuefazione al male. Un grande giurista come Piero Calamandrei diceva che "l'abitudine conduce alla fine del pensiero critico e alla sclerosi dell'umanità sensibilità". Ciò di cui oggi abbiamo invece un grande bisogno, è proprio la capacità di non rassegnarci. Abbiamo il dovere di non farci travolgere dall'indifferenza ma, al contrario, di mantenere alta la nostra tensione ideale e la difesa dei baluardi su cui si regge la nostra idea di convivenza e di comunità. Di fronte alle vicende di questi giorni si ha la sensazione che per molte persone nulla, al di fuori di se stessi, abbia più valore. Neppure la vita, che può essere cancellata per ragioni insignificanti, per dare sfogo ai propri egoismi o alle proprie gelosie. Forse a tutti andrebbe ricordato che se una vita, sul piano meramente statistico, non vale niente, niente vale però più di una vita.
Ultimo aggiornamento: 21 Febbraio, 14:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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