In caso di nuove restrizioni sarà necessario valutare divieti differenziati per chi è vaccinato e per chi non lo è

Domenica 21 Novembre 2021
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Egregio direttore,
qualche anno fa dovevo recarmi dal dentista. Non sapendo quale scegliere prenotai nell'arco di una giornata una visita da più professionisti. Ognuno di loro mi diede una risposta diversa per lo stesso tipo di problema. Giunto all'ultimo feci notare la cosa. La risposta fu: in campo medico non esiste una scienza esatta ma solo quella di chi la fa. La franchezza mi fece scegliere quel dentista. Quindi se in campo medico non vi sono certezze si spiega perché in materia di covid i pareri siano così discordanti. In questa situazione, al netto degli schieramenti pro e no vax, è consigliabile un trattamento sanitario obbligatorio (leggasi vaccino ) su persone sane?


Lino Renzetti


Caro lettore,
la medicina, come ogni altra disciplina, non è una scienza esatta.

E lo dimostra la sua costante evoluzione: quelle che che pochi anni fa erano certezze sono state via via superate da nuove scoperte, dall'emergere di altre conoscenze. Ma ciò non vuol dire che non sia affidabile: significa che ogni risultato raggiunto, per quanto importante, può essere migliorato. Per ciò che riguarda i vaccini contro il Covid attualmente a disposizione è evidente una cosa: difendono dalla malattia, meno dall'infezione. Cioè chi si vaccina ha la possibilità, seppur in misura considerevolmente inferiore a chi non lo è, di contagiarsi, ma sa che anche contraendo il Covid quasi certamente non finirà in terapia intensiva e non rischierà la vita. So che qualcuno dubita di tutto ciò. Ma dovrebbe spiegare come mai i livelli più elevati di contagio e mortalità si verificano proprio in quei Paesi, penso a quelli dell'Est europeo, dove il numero di vaccinati è particolarmente basso. O come mai in Italia proprio il Friuli Venezia Giulia o l'Alto Adige, cioè i due dei territori con il minor numero di persone vaccinate, registrano il più elevato numero di pazienti in terapia intensiva ed entreranno quasi certamente in zona gialla a partire dalla prossima settimana. Personalmente, per ragioni di principio e di efficacia concreta della misura, non sono mai stato a favore dell'obbligatorietà di vaccino e continuo a pensarla in questo modo. Ma nel momento in cui in alcuni territori verranno re-introdotte nuove restrizioni, ritengo sarà necessario valutare divieti differenziato per chi è vaccinato e per chi non lo è. Indipendentemente dall'età.

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