Attendere un mese per ottenere una visita dal proprio medico di base non è degno di un paese civile

Giovedì 30 Settembre 2021
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Egregio direttore,
le racconto questa mia personale esperienza credo però vissuta anche da altri cittadini. Venerdì 24 settembre provo a prenotare una visita dalla mia dottoressa di base. Una gentile segretaria, dopo molte chiamate perse, mi spiega che la dottoressa non c'è, ritenti lunedì 27 alle 8.30. Così faccio e verso sera, dopo altre chiamate perse, una gentile segretaria prende il mio numero e mi dice che mi chiamerà la dottoressa per la prenotazione. Quando? Oggi o domani. Passa lunedì, passa martedì, nessuna telefonata. Mercoledì mattina telefono all'altro ambulatorio dove esercita la dottoressa, questa è la mia fortuna! Non sono registrata, ma la gentile segretaria alla fine mi registra e mi prenota pure per il 21 ottobre alle 12.30. Un mese circa per avere una visita dal proprio medico di base. Ho pensato che sia una nuova politica della salute dei nostri governanti veneti. Se il malanno è da poco in un mese guarisce, non occorre prendere medicine, la sanità pubblica risparmia e ne guadagna anche la salute, le medicine sono piene di controindicazioni. Se il malanno è grave, o si è costretti ad andare in pronto soccorso, ma anche lì non è facile: il covid, le file scoraggiano. O si decide di non curarsi come cominciano a fare molti. Dopo un mese la malattia può essere irreparabile. Destino baro e crudel? No, i nostri governanti veneti penso che forse seguano Darwin: l'evoluzione della specie dipende dalla selezione naturale, quindi solo i ricchi, potendo pagare un medico privato, sono degni di sopravvivere.


Giovanna Lazzarin


Venezia
Cara lettrice,
più che a Darwin e alla selezione naturale, il mio pensiero dopo aver letto la sua mail, è andato a un grande della storia del teatro, Molière, che una volta scrisse: «Non è solo per quello che facciamo che siamo ritenuti responsabili, ma anche per quello che non facciamo».

Sarebbe interessante che, alla luce della sua testimonianza, tanto i responsabili (appunto) della sanità pubblica quanto i medici di base riflettessero e si interrogassero intorno a questa frase del commediografo francese. Non so quale considerazione o quali risposte gli uni e gli altri potrebbero dare. So per certo una cosa: che attendere un mese per una vista dal proprio medico di base è assurdo e non è degno di un paese civile. Non so per che tipo di ragioni e, soprattutto, per responsabilità di chi nel 2021 in una regione come il Veneto possa accadere una cosa del genere. Sarei ovviamente curioso di saperlo. Magari per scoprire, anche se ho molti dubbi, che si è trattato di una eccezione o di un errore. O meglio per avere la garanzia che situazioni di questo tipo non sono ammissibili e non si devono ripetere. Aspettiamo fiduciosi.

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