Marchionne non è stato un vero grande uomo? I numeri dicono che è stato un manager straordinario

Venerdì 27 Luglio 2018
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Caro Direttore,
per il mondo capitalista Marchionne è stato un uomo coraggioso, ha introdotto importanti innovazioni nel modo di essere manager. Ha preso un'azienda in grosse difficoltà, la Fiat, e l'ha riportata sotto i riflettori del mercato. Tuttavia, ciò è vero per il versante americano dell'azienda, ma non per quello europeo e men che meno per quello italiano. Marchionne ha fatto anche uscire la Fiat da Confindustria, assestando un duro colpo alla credibilità di quella istituzione. Ha smantellato fabbriche italiane per delocalizzarle o per convertirle, al prezzo di significativi tagli di personale. Tutto il suo operato è stato orientato al successo aziendale, di ispirazione capitalista, in base al quale la forza lavoro viene trattata come una normale risorsa: da impiegare quando serve, da ridurre o eliminare quando non è più redditizia. Per questo per il mondo del lavoro, Marchionne è stato una specie di bestia nera. Qual è dunque il giudizio da dare su di lui? Io sto con gli operai, nel senso che non sono dell'idea che offrire lavoro purchessia sia un valore. Vanno considerati vari aspetti, non ultimo quello retributivo. Con Marchionne gli operai non hanno visto migliorare la propria condizione. Quindi, per me, non è stato un vero grand'uomo.

Paride Antoniazzi
Conegliano 


Caro lettore,
la inviterei a riflettere su alcuni dati che non sono stati elaborati da Confindustria o da un centro studi capitalista, ma dai metalmeccanici della Cisl. Eccoli. Quando Marchionne ne ha assunto la guida, il gruppo Fiat aveva 170 mila dipendenti nel mondo e poco più di 83 mila in Italia. Lo scorso anno i dipendenti di Fca erano 130 mila in più a livello mondiale e circa 3.550 in più in Italia.
Naturalmente questi numeri tengono conto dell'acquisizione della Chrysler ma anche della chiusura dello stabilimento di Termini Imerese e di altre attività come la Cnh Imola. Nello stesso arco di tempo l'utilizzo della cassa integrazione è sceso dal 27% al 7%. Sul piano dei conti, nel triennio precedente l'arrivo di Marchionne, Fiat aveva accumulato un totale di 7,7 miliardi di perdite. 
Nel 2018 Fca prevede invece di chiudere con 5 miliardi di utile netto. Può darsi che per qualcuno questi numeri siano poco soddisfacenti. A me pare dimostrano che Marchionne sia stato un eccellente capo azienda. E in una fase molto difficile per l'economia mondiale e il settore dell'auto è riuscito ad aumentare l'occupazione e a trasformare un'azienda sull'orlo del fallimento in un colosso mondiale. 
Lei è libero di non considerare Marchionne un vero grande uomo, ma il bilancio della sua gestione è stato straordinariamente positivo. Anche per i lavoratori. 
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