Gli attacchi a Lorenzo Damiano sono inaccettabili, ma speriamo che l'esperienza della malattia lo faccia riflettere

Venerdì 26 Novembre 2021
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Egregio direttore,
immagino non troverà lo spazio per pubblicare queste mie poche righe, ma voglio comunque dirle che sono schifata e indignata dalla violenza e dall'insensibilità di tutti quei signori, convinti di stare dalla parte della verità e del giusto ma in realtà schiavi del pensiero unico, che hanno riempito il sito di Lorenzo Damiano, ricoverato in ospedale, di battute finto-spiritose, insulti e chi più ne ha più ne metta.
Come si fa a prendersela con un uomo malato? Sarebbe questo il bel mondo dei fautori del vaccino e del green pass? Dico: no, grazie.

R.C.Treviso

Cara lettrice,
trovo sbagliati e inaccettabili i post polemici inviati all'indirizzo di Lorenzo Damiano,.il leader negazionista ricoverato per Covid e sottoposto a terapia sub-intensiva all'ospedale di Vittorio Veneto.

L'ironia e il sarcasmo è bene riservarli ad altre situazioni, non quando c'è di mezzo una malattia, un ricovero ospedaliero o una persona che soffre, qualunque siano i motivi che possono aver generato questo stato di cose. A Damiano auguriamo solo di guarire e di lasciare l'ospedale il più rapidamente possibile. Poi, se ne avrà voglia, spero anche vada a rivedersi o riascoltare le sue dichiarazioni sul Covid, sulla sua effettiva pericolosità e sulle terapie più efficaci per combatterlo. Forse, alla luce della sua personale esperienza, si pentirà di alcune delle affermazioni avventate che ha pronunciato nei mesi scorsi e magari anche del vergognoso nome, Norimberga 2, che aveva scelto di dare alla lista con cui si era presentato come candidato sindaco alle elezioni comunali di Conegliano. Quanto alla sua indignazione cara lettrice, come ho detto, la condivido appieno. Ma credo sarebbe stata più ancor più condivisibile ed efficace se una sua lettera dello stesso tono e con le stesse argomentazioni fosse arrivata al Gazzettino anche l'altro ieri. Per disapprovare gli insulti e le minacce di cui è stato fatto oggetto da parte di numerosi esponenti no vax e no pass il nostro giornalista bellunese Davide Piol. Colpevole solo di fare il suo lavoro. L'indignazione a corrente alternata è sempre un po' sospetta. E, alla fine, poco credibile.

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