Egregio direttore,
mi occupo anche di automazioni elettroniche e quando sento dire che in futuro potremmo fare a meno di lavorare perché i robot lavoreranno al posto nostro, mi metto a ridere. Credo che sia molto più probabile che diventeremo tutti dei poveri disoccupati! In passato molti operai sono stati sostituiti da delle macchine e non mi sembra che siano finiti alle isole tropicali a godersi la vita... ora internet sta permettendo l'eliminazione di molte altre categorie di lavoratori. Impiegati, commessi, bancari, assicuratori e persino consulenti e insegnanti vengono sostituiti da servizi on line. Riconosco che per l'utente ci sono anche dei vantaggi ma in futuro, lo svantaggio di non avere più una persona a cui chiedere un servizio diventerà enorme; a partire dalle questioni particolari. La beffa è che l'eliminazione di tutti questi lavoratori porta benefici soprattutto a poche multinazionali che concordano tasse irrisorie... Ciò spiega l'aumento del divario tra superricchi e ceto medio! Concludo consigliando ai lavoratori di smettere di farsi del male da soli incentivando gli utenti ad arrangiarsi a trovare i servizi nei siti internet: fate notare quanto prezioso sia il vostro lavoro altrimenti diventerete presto degli esuberi!
Fabio Rossi
Sarmede (Tv)
Caro lettore,
la fine e la liberazione del lavoro è una pericolosa illusione travestita da ideologia. Il lavoro, con buona pace dei fautori dei redditi di cittadinanza, rimarrà un elemento centrale delle nostre vite e delle nostre comunità e da esso continuerà a deriverà la povertà e la ricchezza delle persone e delle società. Certo, il concetto di lavoro è cambiato nel corso degli anni e cambierà ancora. All'uomo sarà sempre più affidato il compito di fornire servizi, alla macchina e alla tecnologia quello di produrre oggetti. Ma l'apporto umano, attraverso il lavoro, resterà fondamentale. Noi possiamo immaginare un futuro in cui i robot costruiscano interamente un'auto o una motocicletta. Ma il servizio di manutenzione dell'uno e dell'altro resterà sempre una competenza specifica di un lavoratore o di una lavoratrice in carne ed ossa. Quando più la tecnologia prenderà piede sostituendo funzioni un tempo prerogativa dell'uomo, tantopiù le risorse umane di qualità, in ogni settore, acquisteranno importanza e centralità e saranno ricercate.
Ultimo aggiornamento: 13:29
© RIPRODUZIONE RISERVATA mi occupo anche di automazioni elettroniche e quando sento dire che in futuro potremmo fare a meno di lavorare perché i robot lavoreranno al posto nostro, mi metto a ridere. Credo che sia molto più probabile che diventeremo tutti dei poveri disoccupati! In passato molti operai sono stati sostituiti da delle macchine e non mi sembra che siano finiti alle isole tropicali a godersi la vita... ora internet sta permettendo l'eliminazione di molte altre categorie di lavoratori. Impiegati, commessi, bancari, assicuratori e persino consulenti e insegnanti vengono sostituiti da servizi on line. Riconosco che per l'utente ci sono anche dei vantaggi ma in futuro, lo svantaggio di non avere più una persona a cui chiedere un servizio diventerà enorme; a partire dalle questioni particolari. La beffa è che l'eliminazione di tutti questi lavoratori porta benefici soprattutto a poche multinazionali che concordano tasse irrisorie... Ciò spiega l'aumento del divario tra superricchi e ceto medio! Concludo consigliando ai lavoratori di smettere di farsi del male da soli incentivando gli utenti ad arrangiarsi a trovare i servizi nei siti internet: fate notare quanto prezioso sia il vostro lavoro altrimenti diventerete presto degli esuberi!
Fabio Rossi
Sarmede (Tv)
Caro lettore,
la fine e la liberazione del lavoro è una pericolosa illusione travestita da ideologia. Il lavoro, con buona pace dei fautori dei redditi di cittadinanza, rimarrà un elemento centrale delle nostre vite e delle nostre comunità e da esso continuerà a deriverà la povertà e la ricchezza delle persone e delle società. Certo, il concetto di lavoro è cambiato nel corso degli anni e cambierà ancora. All'uomo sarà sempre più affidato il compito di fornire servizi, alla macchina e alla tecnologia quello di produrre oggetti. Ma l'apporto umano, attraverso il lavoro, resterà fondamentale. Noi possiamo immaginare un futuro in cui i robot costruiscano interamente un'auto o una motocicletta. Ma il servizio di manutenzione dell'uno e dell'altro resterà sempre una competenza specifica di un lavoratore o di una lavoratrice in carne ed ossa. Quando più la tecnologia prenderà piede sostituendo funzioni un tempo prerogativa dell'uomo, tantopiù le risorse umane di qualità, in ogni settore, acquisteranno importanza e centralità e saranno ricercate.
