Donna massacrata dall'ex a Bologna: non servono nuove leggi ma bisogna applicare quelle che ci sono

Venerdì 26 Agosto 2022
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Caro Direttore
Di fronte all'ennesimo caso di femminicidio, da donna mi chiedo a cosa serva sporgere denuncia contro il proprio aguzzino, come consigliato caldamente dalle forze dell'ordine, se poi dopo aver creduto nelle Istituzioni la vittima viene lasciata sola a fronteggiare e subire la violenza, e purtroppo spesso la morte. Di fronte a questa strage quotidiana la politica risponde sempre con la solita tiritera populista di annunciare nuove norme, nuove leggi, nuovi reati. Credo sia venuto il momento di dire basta a questo inutile bla bla bla. Non si può affrontare il tema della violenza sulle donne pensando che il problema sia intervenire dopo, sempre dopo, spesso quando è troppo tardi.

Ivana Gobbo
Abano Terme


Cara lettrice,
le leggi si possono sempre migliorare e perfezionare. E si può anche farne di nuove. Ma prima bisognerebbe applicare quelle che già ci sono. Nel caso della tragedia di Bologna, ad esempio, non mi pare che cio sia avvenuto. Nonostante la denuncia per stalking presentata dalla donna e l'avvio di indagini, nei confronti dell'assassino suo ex fidanzato non era infatti ancora scattato alcun provvedimento restrittivo. Pare fossero dei passaggi burocratici da completare e che fossero necessarie ulteriori verifiche sulla sua effettiva pericolosità. Quindi non era stato emesso nessun provvedimento e l'uomo poteva quindi tranquillamente avvicinarsi a colei che sarebbe diventata la sua vittima, alla sua abitazione o al luogo in cui lavorava. Nulla glielo impediva. Eppure lui aveva più volte manifestato la sua indole estremamente violenta, erano numerosi gli episodi che lo avevano visto protagonista di comportamenti del tutto fuori controllo, pare dettati da una gelosia estrema e patologica. La donna aveva in diverse occasioni dichiarato tutti i suoi timori anche alle forze dell'ordine. Non aveva fatto mistero della sua paura che l'ex fidanzato potesse fare del male, aveva avvertito i vicini di non farlo entrare nel condominio, la sorella le faceva da guardia del corpo. Tutto ciò però non è bastato. Lui l'altro ieri l'ha attesa per due ore sotto casa e quando lei è rientrata l'ha aggredita, insultata e infine massacrata a martellate proprio mentre era al telefono con la sorella. Una morte assurda e terribile. Che forse si poteva evitare.
 

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