Russia accerchiata dalla Nato? Sono i Paesi dell'Est usciti dall'orbita sovietica ad aver bussato alle porte dell'Occidente

Domenica 27 Marzo 2022
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Caro direttore,
la NATO è stata una grande conquista democratica per il mantenimento della PACE in Europa, almeno credevo fino a ieri, quando il Segretario generale della NATO, il signor Stoltenberg, ha dichiarato in conferenza stampa e in diretta TV internazionale che la NATO stessa in precedenza del conflitto Russia Ucraina, riforniva con armi moderne europee, addestramento tattico al loro uso e tantissimi fondi economici l'esercito ucraino. Infatti ora i dati combaciano perfettamente: Putin non è divenuto un matto improvvisamente, si è ribellato ad una azione militare strategica avversa poiché Stoltenberg ha rivelato che la NATO ha considerato e considera la Russia un perenne nemico potenziale come quando era comunista sovietica, e nel tempo ha circondato la Federazione Russa con altre Nazioni integrate nella NATO. Mancava solo l'Ucraina che è il più grande Paese e vicinissimo al territorio russo meridionale, e con essa inglobata nella NATO si completa l'accerchiamento strategico militare della Russia. Ma allora signor direttore se mai vorrà rispondere, la NATO è uno strumento militare difensivo in caso di aggressione oppure è ben altro?

Alberto Stevanin


Caro lettore,
l'Ucraina e la gran parte degli altri Paesi dell'Est, usciti dall'orbita sovietica e conquistata la democrazia, hanno chiesto di aderire all'Unione europea e di entrare nella Nato.

Non è successo il contrario: sono quei popoli e chi, democraticamente eletto, li governa e li ha governati, ad aver bussato alle porte dell'Occidente e della grande famiglia europea. Nel caso dell'Ucraina la prima deliberazione sul suo ingresso nell'Alleanza atlantica risale al 2008. La richiesta di Kiev fu respinta e questo diniego è stato ripetuto più volte anche in anni più recenti. Eppure la percentuale di cittadini ucraini favorevoli all'ingresso nella Nato è passato dal 24% del 2012 al 69% del 2017 e oggi, secondo gli ultimi sondaggi indipendenti, è ampiamente superiore al 70%. Secondo lei perché? Forse perché meglio e prima di noi queste popolazioni avevano capito il disegno di potenza della Russia, la sua volontà espansiva, la sua insofferenza alla democrazia. Non è Putin ad essersi ribellato, sono i popoli degli ex territori sovietici che si sono ribellati, che non vogliono più saperne del dominio russo. Che aspirano a far parte di un mondo, quello europeo ed occidentale, che, pur con tutti i suoi difetti, ha saputo garantire e garantisce ai suoi cittadini libertà, democrazie e benessere diffuso. Putin è entrato in guerra contro tutto questo. E' vero non può accettare di essere accerchiato, ma dalla democrazia, perché teme che anche la sua Russia ne venga contaminata, sottraendogli il potere assoluto con cui oggi gestisce da dittatore quel paese. Il resto, mi creda, sono pretesti e disinformazione.

Ultimo aggiornamento: 11:46 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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