Nelle terapie intensive il 72% sono no vax sotto i 60 anni: ecco perchè il governo obbliga i cinquantenni a vaccinarsi

Domenica 9 Gennaio 2022
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Caro Direttore,
le polemiche sul Covid e le numerose ipotesi dei virologi sono all'ordine del giorno. I politici che fanno un altro mestiere non ci capiscono nulla, tanto che poi vengono prese decisioni opposte alla tutela della libertà e della democrazia e della salute dei cittadini. L'obbligo vaccinale è un'offesa all'uomo e la multa enorme per non aver commesso nessun reato. Chi spiega perché dai 50 anni invece che dai 35 oppure come sarebbe giusto dai 70 anni? Negli ospedali i ricoverati in età inferiore ai settant'anni sono pochissimi. Evidentemente il Governo ha voluto colpire la fascia di età del buon senso, della maturità, l'età del benessere acquisito con lavoro e sacrificio. Naturalmente ben diverso dell'ipocrisia politica, della meritocrazia negata, e dei tanti paradossi che la politica italiana trasforma in decreti.

Ernesto Dal Borgo
Mel (Belluno)


Caro lettore,
si può essere d'accordo o meno con l'obbligo vaccinale.

Anche tra coloro che sono in prima linea nella lotta al Covid e nella campagna vaccinale ci sono su questo punto opinioni diverse. Ma la scelta del governo di rendere obbligatoria la vaccinazione a chi ha più di 50 anni ha una logica precisa che non è certamente quella di vessare una fascia di età piuttosto che un'altra. In una prima ipotesi si era pensato di fissare a 60 anni quest'obbligo, come è accaduto in altri Paesi. Poi ci si è resi conto che è proprio nella fascia di età compresa tra i 50 e i 60 anni che si concentra una quota particolarmente elevata di persone che non ha fatto alcun vaccino anti-Covid ed anche di pazienti che sono ricoverati in ospedale, spesso in condizioni gravi, pur non soffrendo di alcuna altra patologia pregressa.

Non è affatto vero che, come lei afferma, oggi negli ospedali i ricoverati con meno di 70 anni sono pochissimi. Soprattutto tra i non vaccinati sono particolarmente numerosi. Per essere più precisi: nelle strutture sanitarie la presenza di pazienti non vaccinati nei reparti ordinari è del 52% e la loro età media è di 63 anni. Nei reparti di terapia intensiva la percentuale di non vaccinati è del 72% e la loro età media è inferiore ai 60 anni e più della metà di loro era in ottima salute prima di essere ricoverato. Questi dati ci dicono dunque una cosa molto semplice e chiara: che è la fascia dei 50-60enni quella dove si conta un elevato numero di no vax, ma oggi è anche la fascia più esposta al rischio di essere colpita gravemente dal virus. E tutto questo con la democrazia e la libertà non c'entra nulla. Parliamo di salute. O se preferisce di vita e di morte.

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