Ghedini e il sindaco Pd, un tempo per ogni cosa e di fronte alla morte è preferibile il silenzio

Domenica 21 Agosto 2022
Niccolò Ghedini
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Caro direttore, 
devo congratularmi con il sindaco di Rubano (Pd) Doni per le sue chiare parole su Niccolò Ghedini (pace all’anima sua).  Finalmente qualcuno senza peli sulla lingua ha il coraggio di dire ciò che pensa. La verità come sempre da fastidio. Cerchiamo di essere meno ipocriti, pure in campagna elettorale!

B.C.


Caro lettore, 
al contrario di lei non vedo alcuna ragione per congratularmi con il sindaco di Rubano che, in questa sua esternazione, credo si stata un po’ troppo condizionata dall’ incandescente clima elettorale.

Ma non mi congratulo con la signora Doni non perché sono o meno d’accordo con le sue affermazioni o con le considerazioni critiche che ha fatto sull’operato e l’esperienza politico-professionale di Niccolò Ghedini. Non le considero neppure. Il punto è un altro. Credo che ci sia un tempo per tutto. C’è il tempo per la polemica politica anche feroce e vigorosa e c’è il tempo per il rispetto e l’umana pietà. Di fronte alla morte di un uomo di 62 anni la sindaca di Rubano poteva per qualche giorno togliersi i panni della militante e dirigente politica e, in coerenza anche con il suo ruolo istituzionale di sindaco, scegliere la via di un composto e rispettoso silenzio. Ha scelto un’altra strada. Ha voluto esternare le sue opinioni e render nota la sua disistima nei confronti di Ghedini. Ritengo abbia sbagliato a farlo in questo momento. E temo che il suo errore sia il retaggio di una cultura politica che, a sinistra come a destra, considera gli avversari politici come nemici. E nei confronti dei nemici, com’è noto, non ci sono remore. Neppure di fronte alla loro morte.

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