Essere contrari al green pass è legittimo, non lo è incitare alla disobbedienza e invocare il Terzo Reich

Martedì 28 Settembre 2021

Egregio Direttore,
mi sorprende che lei non veda la deriva autoritaria che ha preso questo paese, a me fa paura. Comincio a capire cosa provavano i non schierati nel periodo buio del Terzo Reich. Una poliziotta in borghese non può più nemmeno affermare che è in atto una violazione di una normativa Europea, perché questo ha sostanzialmente detto il vicequestore Nunzia Schilirò, che viene minacciata e probabilmente verrà punita con severità, perché... bisogna colpirne uno per educarne 1000. Vaccino e green pass, sono due cose profondamente diverse, come impatto sanitario ma soprattutto sociale! Ecco perché i giornalisti italiani stanno perdendo tutta la considerazione e la stima che godono nei paesi liberi e democratici, perché il monocolore della loro narrazione è talmente chiaro oramai che è impossibile non rendersene conto. Questo grande paese che fu deve cambiare nome, non più Repubblica Italiana ma Draghistan.

Claudio Scandola 


Caro lettore, 
non so se verranno presi provvedimenti nei confronti del vicequestore Nunzia Schilirò.

Spero che capisca da sola il suo errore e non si riveli quindi necessaria alcuna punizione né lieve né severa. Penso però che ciascuno debba essere consapevole del ruolo che ha e delle responsabilità che gli derivano dal lavoro che ha scelto di fare. Il vice questore è libero di pensarla come vuole. Nessuno glielo impedisce, prova ne sia che su Telegram può da tempo professare le sue idee eretiche in materia di vaccini e certificati verdi. Ma quando sale sul palco e non si limita ad esprimere il suo dissenso, ma incita alla «disobbedienza civile» contro il green pass, cioè contro una legge di quello Stato che la paga per garantire l'ordine e il rispetto delle leggi, allora c'è qualcosa che non torna. E non perché siamo uno Stato autoritario, ma proprio perché siamo una democrazia che vive quindi di regole. Evocare il Terzo Reich per questo non è solo assurdo ma anche oltraggioso verso il passato e il presente. Le pare che scivoli inesorabilmente verso il nazismo un paese in cui per il decimo sabato consecutivo a Padova no pass e no vax sono sfilati per le vie della città, protetti dalle forze dell'ordine? Dove anche in Senato si è tenuto un convegno sulle cosiddette cure alternative? Dove c'è un signore che può insegnare sui social come fabbricare slogan contro il presidente della Regione Veneto definendolo, tra l'altro, un assassino? Lei può ritenere il green pass un oltraggio inaccettabile e anche scrivere che i giornalisti che non la pensano come lei sono lacchè del regime indegni di un paese libero. Ma, per favore, abbia rispetto per la storia e per il significato che hanno le parole.

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