Non è una campagna elettorale peggiore di altre ma manca l'idea di cambiamento e di speranza

Domenica 4 Settembre 2022
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Caro direttore,
è una campagna elettorale assai sciatta e lo dico con cognizione di causa avendone vissute parecchie. Non ci si azzuffa sui temi cruciali ma sulle pinzillacchere, distorcendo, travisando ad arte, estrapolando dal contesto dichiarazioni di anni addietro solo per gettare discredito sull'avversario che, purtroppo, sta pure al gioco, misero, rispondendo con pari tono spesso valicando i limiti della decenza. Mi occupo di due disabili psichici e di altrettanti anziani allettati con immani fatiche burocratiche da superare e muri di gomma su cui sbatto quotidianamente e non ho sentito una parola, un'idea, una volontà da un qualsiasi candidato alle prossime elezioni su questo argomento che non è affatto un caso personale, ma tocca milioni di persone ed altrettante famiglie. Vergognoso! Più facile ed appagante promettere il ponte sullo stretto di Messina o un milione di alberi per combattere l'emergenza clima. E la mia emergenza? Cerco di metterla sul ridere ma mi vien solo da piangere.
Vittore Trabucco


Caro lettore,
penso che un cittadino dovrebbe essere messo in grado di risolvere problemi ed emergenze come quelle che lei deve affrontare quotidianamente senza dover attendere una campagna elettorale. Ci sono temi su cui tutte le forze politiche dovrebbero convergere. C'è forse qualcuno che è favorevole alla burocrazia più ottusa e pervasiva? O che non ritiene che i disabili e le loro famiglie non devono essere aiutati e sostenuti? La realtà, che si rispecchia anche nella sua lettera, forse è un'altra. Non credo che questa campagna elettorale sia peggiore di altre. Nemmeno migliore, certo: direi che è simile a tante che abbiamo già vissuto. Come sempre si ascoltano molte promesse, si assiste a tante polemiche sterili e inutili, si è costretti ad ascoltare solenni proclami e impegni da aspiranti rappresentanti del popolo destinati a ritornare nell'anonimato all'indomani della chiusura delle urne. Ma ciò che manca o, meglio, ciò che molti cittadini che pure andranno a votare non percepiscono, credo sia la presenza di un'idea forte di cambiamento e di svolta. O anche solo di speranza. Ci si sente soffocati dalle tante difficoltà del presente e dalle ancora più grandi incertezze del futuro. E la politica sembra non riuscire a squarciare questo plumbeo orizzonte. Sembra non essere in grado di dare risposte concrete e convincenti. Si perde nella mediocrità del quotidiano e della contrapposizione fine a se stessa, incapace di disegnare un'idea diversa di futuro. In cui forse anche le nostre piccole e grandi emergenze potrebbero trovar una loro, magari parziale, soluzione.
 

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