Durigon da uomo di governo doveva tener presente che nel Paese ci sono sensibilità molto diverse sul fascismo

Sabato 14 Agosto 2021
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Gentile direttore,

da sempre di idee liberali, sono ovviamente contro ogni totalitarismo. Però mi sento di dare ragione a Durigon. Spiego il perchè: noi Italiani, tra gli altri, abbiamo due grandi difetti: ci vergognamo della nostra Storia (io sono della generazione di quando i libri di storia si fermavano alla prima guerra mondiale, il resto era tabù) e siamo manichei; per la sinistra tutto quello che dice la destra è da aborrire e viceversa. Dovremmo essere pragmatici, se una idea od una opera è bella o buona dovrebbe essere accettata da tutti senza il filtro della ideologia. Nell'isola di Pantelleria moltissimi locali pubblici espongono il busto e le foto di Mussolini; un promontorio si chiama Punta Duce; le mura di cinta dell'aeroporto mantengono vistosi fasci littori con la scritta ANNO XVII EF. Ho chiesto ai locali come mai si sottoponessero ad un rischio, anche penale, e mi hanno risposto che Mussolini aveva fatto grandi opere per l'isola e gliene erano grati. Allora, se qualcuno ha fatto qualcosa di bello a Littoria, pardon, Latina, ricordiamone il nome e non comportiamoci da iconoclasti.
Gianfranco Bertoldi
Venezia-Mestre


Caro lettore,
è vero non bisogna aver paura della storia e non si deve cedere alle furie iconoclaste che sono spesso il rovescio della medaglia dei totalitarismi. Tuttavia un uomo di governo, che in quanto tale rappresenta tutta la nazione, non può ignorare che nel nostro Paese esistono ancora oggi sensibilità molto diverse sul fascismo. Giusto o sbagliato che sia sul piano culturale ( e potremmo discuterne a lungo), proporre di intitolare un parco a un Mussolini, al fratello del Duce, contrasta in tutta evidenza con il sentire di una parte della popolazione italiana, anche di chi vota Lega, cioè il partito di Durigon. E contrasta anche con l'humus culturale che ha generato la nostra Costituzione. Qualcuno dirà: questo accade perché dopo decenni non abbiamo ancora saputo fare i conti con la nostra storia. E questo è in parte vero, come e' certamente vero che l'antifascismo resta orma l'unico vero elemento identitario di una certa sinistra. Ma l'errore politico di Durigon resta. E forte resta anche il sospetto che con questa sua maldestra proposta il sottosegretario leghista abbia voluto strizzare l'occhio a una parte dell'elettorato di Fdi.

      
 

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