Egregio Direttore
di recente la mia famiglia ha perso il papà deceduto per Covid. Al dolore che può immaginare si è aggiunto il dispiacere per un articolo apparso sul Gazzettino del 11 novembre scorso intitolato Ieri 418 contagi e sei vittime, tra cui un 86enne pordenonese. All'interno del pezzo il giornalista citava un decesso all'ospedale di Pordenone e tra parentesi riportava il nome del papà. Quel nome e cognome tra due parentesi è stato un inutile e insensibile esercizio del diritto di cronaca, che fa male a chi come la mia famiglia lo ha letto e non aggiunge nulla alla doverosa informazione che un organo di stampa deve assicurare. Purtroppo questa è una prassi che il vostro, come altri quotidiani, utilizza dall'inizio di questa tragedia e che non tiene conto che quei nomi buttati su una pagina di giornale hanno congiunti che li piangono e che preferirebbero non vederli citati tra parentesi. Non sono persone da citare su un giornale perché hanno vinto un premio ma sono morte nella disperazione e solitudine di un reparto Covid. Non mi aspetto che lei e il giornalista che ha scritto l'articolo capiate questa lettera, il dolore e il senso di impotenza che i familiari devono sopportare in queste circostanze ma spero possiate evitare in futuro di pubblicare i nomi di questi sfortunati. Chiedo di pubblicare questa lettera.
Barbara Lodi
Pordenone
Cara lettrice,
non ho in alcun modo la pretesa di comprendere il dolore e il senso di impotenza che avete dovuto sopportare.