La burocrazia deve risparmiare sofferenze ai cittadini usando il buon senso e sciogliendo lacci e lacciuoli

Giovedì 3 Giugno 2021
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Caro direttore,
si diceva che si semplificava... 30 anni fa sono stata mastectomizzata e da 30 anni uso una protesi esterna di silicone che può essere cambiata - per deterioramento o cambio taglia - ogni 4 anni. La prassi - semplicissima e veloce - fino a poco tempo fa era una richiesta del proprio medico di base da presentare al negozio di sanitaria. Ora non più. Sono stata mandata all'ospedale al reparto Senologia dove il senologo di turno, senza neanche vedermi, ha apposto un visto sulla mia vecchia pratica. Ora però dovrò chiedere appuntamento al mio medico di base che mi prescriverà una visita da uno specialista che dovrà accertare che... il mio seno amputato non è nel frattempo ricresciuto!? E quindi necessito di protesi. Poi dovrò recarmi al Distretto Sanitario ufficio protesi per l'autorizzazione dopodiché andare al negozio di sanitaria per il preventivo... e dopo, non so ancora come e quando, potrò avere la nuova protesi. Faccio presente che ho un'età avanzata, sono invalida e con difficoltà deambulatorie e tutti questi spostamenti, che ritengo inutili, mi sono alquanto pesanti. Non comprendo la ragione di queste novità che complicano la vita a chi è già provato. Si paventa forse un uso illecito o un traffico clandestino di protesi mammaria al silicone?

Wilma Polato
Mestre 


Cara lettrice,
questa è un rubrica dove cerchiamo di dare voce ai nostri lettori.

Perché possano esprimere le loro opinioni e per confrontarci con loro. Sulla politica, sulle scelte del governo o della regione, ma anche sui cambiamenti della nostra società o, com'è accaduto spesso negli ultimi mesi, sulla pandemia. Ma questo è anche uno spazio del giornale dove ospitiamo le proteste e le segnalazioni dei nostri lettori. Soprattutto quando ci troviamo di fronte a storie personali o vicende che, ci pare, potrebbero essere affrontate e risolte, usando il buon senso e sciogliendo i lacci e lacciuoli della burocrazia, risparmiando così difficoltà e sofferenze ai cittadini. Non siamo esperti di amministrazione sanitaria e forse potremmo sbagliarci, ma il suo caso ci sembra essere proprio uno di questi. Speriamo che pubblicando la sua lettera, qualcuno intervenga. E, tenuto conto anche dei sui problemi, possa evitarle i disagi a cui deve sottoporsi ogni volta che deve rinnovare la protesi. Ci tenga informati.

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