Una nuova legge sulla legttima difesa per i cittadini lasciati "soli" dallo Stato

Venerdì 30 Novembre 2018
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Caro direttore,
un telegiornale ha riportato la tesi di un sociologo, secondo il quale l'incremento degli omicidi per eccesso di legittima difesa è da imputarsi ai media con la loro eccessiva pubblicizzazione. 
Vorrei sapere dagli esperti in materia: se i media enfatizzassero le condanne esemplari comminate a ladri, delinquenti, stupratori e colpevoli di femminicidi, scomparirebbero o perlomeno dimezzerebbero questi tipi di reati? Chiedo scusa se mi permetto di pensare che certe teorie nascono dal brodo di cultura di certe ideologie, tutta teoria e niente realtà. Non a caso la maggioranza dei cittadini esprime solidarietà a chi si difende, anche tragicamente purtroppo, da chi approfitta dell'impunità per appropriarsi della libertà, tranquillità, sicurezza che ogni cittadino pretende dalle istituzioni.


Leonardo Agosti
Cadoneghe (Padova)

Caro lettore,
lasciamo perdere la sociologia e i sociologismi. La questione della legittima difesa che il caso del gommista di Arezzo vittima di 38 furti, ha riportato tragicamente in primo piano, è, nella sua drammaticità, abbastanza semplice e chiara. La difesa dei cittadini è compito dello Stato. Ma se lo Stato viene meno a questa funzione e non riesce a impedire che ladri e rapinatori si intrufolino nelle abitazioni per far man bassa di tutto ciò che credono, non può essere il cittadino a subirne le conseguenze fino al punto da finire sotto processo perché ha cercato, come poteva e come è nel suo diritto, di difendere i propri averi, la propria vita e quella dei suoi cari. 
Per questa ragione serve una nuova legge sulla legittima difesa. 
Perché il cittadino lasciato solo dallo Stato a tutelarsi di fronte ai malviventi non può finire lui sul banco degli imputati e sopportare poi anche le spese legali.
    
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