L'organizzazione del Tour smaschera l'ormai grottesca grandeur francese

Sabato 21 Luglio 2018
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Egregio direttore,
sportivi italiani doppiamente delusi ed amareggiati. Dopo essere stati spettatori emotivamente non coinvolti dei mondiali di calcio, giusta la mancata qualificazione della nazionale italiana, sono ora costretti a subire anche il ritorno a casa del campione Nibali, fin qui protagonista del Tour de France. Per gli appassionati del ciclismo un colpo al cuore. Triste lo spettacolo offerto dalla televisione francese sempre avara di immagini nei confronti del nostro atleta, troppo interessata a dare grande risalto ai modesti corridori transalpini. Anche l'organizzazione del Tour ha mostrato tutti i suoi limiti nei confronti di questo grande evento sportivo, lasciando spesso i ciclisti in balìa di spettatori che definire trogloditi sembrerebbe un complimento. La foto di Nibali dolorante sull'asfalto ha infranto le speranze di tanti tifosi italiani che non potranno più sognare il loro campione protagonista sui Pirenei e sul podio a Parigi. Un vero annus horribilis per il nostro sport.

Vittorio De Marchi
Albignasego (Padova)

Caro lettore,
di cosa fossero capaci i poliziotti motociclisti francesi ne avevamo avuto già la conferma il 14 luglio durante la Festa nazionale quando due di loro si scontrarono mentre inscenavano un facile carosello sotto il palco presidenziale. L'altro ieri al Tour hanno concesso un catastrofico bis che è costato il ritiro a Vincenzo Nibali, uno dei più forti ciclisti in circolazione, in lotta ieri per la vittoria di tappa e candidato a un posto sul podio a fine Tour. Ma sarebbe riduttivo prendersela con i poliziotti e financo con le decine di scellerati che, alla spasmodica ricerca di una apparizione televisiva, rincorrono i ciclisti. Qui il problema è l'inadeguatezza organizzativa del Tour. Da tutti i punti di vista. Le riprese televisive tutte concentrate sul campioncino francese di giornata (che ovviamente non ha vinto) non sono neppure riuscite a filmare l'incidente di Nibali. Il campione italiano non è riuscito a trovare un elicottero per essere trasportato al più vicino ospedale: erano tutti impegnati a portare a casa ospiti e vip. Diciamolo chiaro: se fosse successo qualcosa di simile al Giro d'Italia e un ciclista francese ne fosse stato vittima, oggi l'Italia tutta sarebbe sotto processo e i media transalpini reclamerebbero chissà quali sanzioni ai nostri danni. L'incidente di Nibali e il suo ritiro invece sono già stati archiviati. Forse anche in questo campo dovremmo imparare alzare la voce e smascherare l'ormai grottesca grandeur francese.
 
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